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Favola Braga, non solo Trincao: mister Araujo costruisce talenti

Favola Braga, non solo Trincao: mister Araujo costruisce talentiTUTTO mercato WEB
© foto di Giuseppe Celeste/Image Sport
lunedì 11 maggio 2020, 07:45Calcio estero
di Gianluigi Longari

Una fabbrica di talenti. Nell’epopea dorata che il calcio portoghese sta vivendo per quanto riguarda la produzione di prospetti destinati ad avere un futuro più che brillante, un capitolo a parte lo merita il lavoro svolto dallo Sporting Braga, impostosi all’attenzione continentale come uno dei settori giovanili più floridi del Vecchio Continente. Ultimo eclatante esempio è quello di Francisco Trincao, classe 1999 già acquistato dal Barcellona in vista dell’estate per una cifra di poco superiore a 30 milioni di euro. Talento allo stato puro, che per essere valorizzato ed instradato dal punto di vista tattico, ha potuto contare su un’academy che sta innalzando il proprio livello sino ad essere ormai una vera e propria realtà del calcio europeo. In questo contesto, una figura chiave è rappresentata dall’allenatore di riferimento per il settore giovanile del Braga, ovvero Josè Carvalho Araujo, attuale tecnico dell’Under 23 del club lusitano, ma protagonista attivo dello svezzamento calcistico di tutti i prodotti emersi da questa società nell’ultimo periodo storico. Araujo ha infatti seguito il percorso di crescita di giocatori che da Braga hanno fatto partire la loro parabola calcistica fino a trovare possibilità nei campionati più importanti d’Europa. Oltre a Trincao, anche calciatori promettenti come Pedro Neto e Bruno Jordão (ora al Wolverhampton) per ben 5 anni: contribuendo anche alla crescita di prospetti di assoluto livello come il difensore classe 1999 David Carmo e del terzino sinistro Moura, dando un grande contributo per lo sviluppo della qualità di calciatori che hanno fatto la fortuna del Portogallo Under 21 che ha trionfato nell’ultimo Europeo di categoria proprio contro l’Italia.

Senza contare calciatori come Reko Silva e Rogerio, entrambi classe ‘99 che giocano stabilmente nel massimo campionato lusitano. Un lavoro che ha consentito allo Sporting Braga di incassare ben 60 milioni dalla vendita dei tre giocatori più importanti prodotti (Trincao, Neto e Jordao). Una parabola che è destinata a proseguire, specie con i prossimi talenti destinati all’esplosione, provenienti dalla stessa cantera. Tra i prospetti più luminosi spiccano l’esterno alto classe 2000 Leonardo Sanca, ed i veri pezzi forte della collezione: David Veiga, altro giocatore classe 2000 su cui in Portogallo e non solo tutti sono pronti a scommettere in virtù di qualità fuori dal comune per il ruolo di centrocampista centrale che ricopre, o ancora per il capocannoniere della categoria, il centravanti Vítor Oliveira, ed infine la mezzala Samu. Tutti classe 2000 in attesa di far deflagrare il loro talento grazie ai consigli di mister Araujo, un tecnico che per il Braga rappresenta una vera e propria miniera d’oro.

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