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Stielike: "Dalla Cina ho avvertito gli amici del pericolo, ma non mi hanno creduto"

Stielike: "Dalla Cina ho avvertito gli amici del pericolo, ma non mi hanno creduto"TUTTO mercato WEB
lunedì 25 maggio 2020, 16:27Calcio estero
di Michele Pavese

Uli Stielike, ex difensore tedesco tra le altre del Real Madrid, oggi allenatore del Tianjin Teda, ha parlato ai microfoni di As di come ha vissuto gli ultimi mesi: "Sono bloccato in Germania, in attesa di ricevere il via libera per tornare in Cina e adempiere al mio contratto. All'inizio della pandemia ero in Cina e avevo avvertito i miei amici in Europa di ciò che sarebbe potuto accadere. Ma nessuno mi ha creduto, non c'era la percezione del pericolo. Siamo riusciti a partire per la Thailandia all'ultimo momento e ci stavamo preparando per l'inizio della stagione, poi le cose sono peggiorate e sono rientrati tutti in Cina, mentre noi stranieri siamo tornati a casa. Ricominceremo a fine giugno: la squadra si sta già allenando e sono in contatto costante col preparatore atletico argentino".

Ti ha sorpreso che Bale volesse trasferirsi in Cina?
"No, non sarebbe il primo campione. Prima di lui sono arrivati Drogba, Anelka, Mascherano, Tevez, Paulinho...".

Che farai dopo la fine del contratto?
"Avevo già deciso che questa sarebbe stata l'ultima stagione. Ho 66 anni ed è arrivato il momento di vivere senza pressioni e divertirmi. Soprattutto dopo quello che abbiamo vissuto ultimamente"

Cosa pensi del Real? Cosa è cambiato dall'addio di Cristiano?
"Di Ronaldo ce n'è uno solo, ogni squadra ha bisogno di assestarsi quando va via un pezzo fondamentale".

Dopo Casemiro, sta diventando importante anche Valverde.
"Ripeto sempre una frase di un noto allenatore della NBA: 'L'attacco può farti vincere una partita, ma la difesa fa vincere i campionati'. Questo spiega l'importanza dei giocatori difensivi. La gente non dà abbastanza importanza a giocatori con determinate caratteristiche, tutti applaudono chi segna ma non chi recupera un pallone".

Il Real ha bisogno di Pogba? Modric ha 34 anni.
"Se vuole tornare all'idea dei Galacticos, ne ha bisogno. Ma a volte servono giocatori umili, che mettano il talento al servizio della squadra. Modric? Ai miei tempi, quando raggiungevi i 30 anni eri considerato vecchio. Oggi i tempi sono cambiati e chi supera i 30 anni viene definito esperto".

Vinicius è costato 45 milioni a 17 anni. È giusto?
"Né lui, né qualsiasi altro giocatore di quell'età può valere cifre simili. Lo trovo deplorevole".

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