Ucraina, ipotesi Turchia o Polonia per ospitare il campionato. Ma le difficoltà non mancano
L’operazione militare della Russia in Ucraina iniziata lo scorso febbraio ha imposto uno stop al calcio del paese con il campionato che è stato sospeso senza l’assegnazione del titolo e la Nazionale costretta a girovagare per l’Europa per allenarsi in vista dei play off per i Mondiali di Qatar. Ma ora la domanda che circola in Ucraina, in attesa di capire per quanto ancora andrà avanti la battaglia con i russi, è relativa alla prossima stagione: si giocherà il campionato? E se sì dove?
Secondo quanto riferiscono i media locali una delle idee, relative però solo al massimo torneo, è quella di disputare quantomeno la prima parte di stagione in un altro paese con Polonia e soprattutto Turchia che sarebbero in pole. Ma per farlo servono molti soldi con le due potenze calcistiche del paese – Shakhtar e Dinamo – che potrebbero essere costrette da ripartire a tutti gli altri club i premi derivanti dalla qualificazione in Champions League. In questo modo i costi per l’affitto degli alloggi, dei centri sportivi e degli stadi sarebbe attutito e permetterebbe anche alle società meno ricche di non essere tagliate fuori.
Ci sono però molti ostacoli a questa opzione. Innanzitutto che ne sarebbe dei campionato dalla seconda divisione in giù vista l’impossibilità economica di portare tutte le squadre a giocare all’estero. E poi come fare ad aggirare la legge marziale che vieta a tutti gli uomini tra i 18 e i 60 anni di lasciare il paese? Andrebbe riscritta per i soli calciatori (che già in parte ne hanno usufruito viste le gare di beneficenza giocate Shakhtar e Dinamo in giro per l’Europa), con possibili conseguenze sulla reazione del resto del paese. Inoltre è forte la fronda di chi vuole che il campionato si giochi in Ucraina per dare un segno forte nei confronti del mondo e soprattutto della Russia.