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Casartana, Violante: "Contestare la famiglia D’Agostino o il pres. è qualcosa di cui vergognarsi"TUTTO mercato WEB
© foto di Dario Fico/TuttoSalernitana.com
lunedì 24 febbraio 2020, 13:34Serie C
di Claudia Marrone

Casartana, Violante: "Contestare la famiglia D’Agostino o il pres. è qualcosa di cui vergognarsi"

Un momento non semplice per la Casertana, ora al 15esimo posto in classifica, con soli due punti di margine dalla zona playout. Dopo la sconfitta casalinga contro la Vibonese, come riferiscono i canali ufficiali del club campano, è intervenuto in conferenza il Responsabile dell’Area Tecnica Salvatore Violante, che ha fatto anche un punto della situazione circa una nuova contestazione indirizzata alla proprietà: “Stasera (ieri, ndr) dobbiamo chiedere solo scusa. Non abbiamo fatto bene. Purtroppo è un trend che ci portiamo dietro da troppo tempo. Speravamo tutti di esserne usciti, purtroppo i numeri parlano chiaro. Siamo in una fase negativa. Per tirarsene fuori ci vogliono gli attributi. Chi ne ha li tiri fuori, chi no è giusto che faccia un passo indietro e si metta da parte. Dobbiamo chiedere scusa innanzitutto alla famiglia D’Agostino, poi ai tifosi, quelli veri. La squadra, il direttore e il mister è giusto che vengano contestati. Io per primo io ho scelto allenatore e calciatori; i colpevoli siamo noi non chi ci mette sangue, sudore e soldi. E’ giusto che ci metta io la faccia in questo momento. Però bisogna fare tutti un mea culpa. Contestare la famiglia D’Agostino o il presidente è qualcosa di cui vergognarsi. Loro vanno sono ringraziati. Ci mettono tempo, soldi e passione. Vado contestato solo io. Ho operato io e ho sbagliato. In questo momento i numeri dicono tutto questo. All’andata eravamo tutti belli, oggi siamo tutti brutti. Tranne una componente: la famiglia D’Agostino”.

E prosegue: "Oggi al classifica dice che siamo a due punti dai play-out e siamo in una fase involutiva. E’ inutile prendersi in giro. Dopo la più che positiva prestazione di Catanzaro, c’aspettavamo tutti qualcosa di diverso. Purtroppo il campo ha detto tutt’altra cosa. Gli errori ci sono, ce ne rendiamo conto. Dobbiamo ripartire e tirarci fuori da questa situazione. Non penso che la squadra del girone di andata possa essere quella vista negli ultimi tempi fino alla fine del campionato. Bisogna individuare le cause, non i colpevoli. Pressione del risultato? Se non riusciamo a sopportarla dobbiamo fare un altro lavoro. Fa parte del gioco. Bisogna avere gli attributi ed essere onesti con sé e con gli altri. Ognuno di noi deve dare di più”.


Conclude poi: "Mercoledì avremo l’occasione per cambiare registro. Senza voler creare pressioni, ma non dobbiamo prenderci in giro. Per noi è la partita della vita. Deve essere un nuovo punto di partenza, altrimenti è giusto che ognuno di noi si assuma le proprie responsabilità”.