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Pres. Reggiana: "Avanti con nostra linea: mai pensato finale diverso dal campo"
“Non abbiamo mai cambiato la nostra linea, che era quella di esprimere sul campo i valori della squadra, e siamo felici per quanto deciso ieri dal Consiglio Federale: sentivo che era la strada giusta, ora c'è grande energia positiva, da riversare sul rettangolo verde per chiudere al meglio il campionato”: ai microfoni di TuttoMercatoWeb.com, esordisce così il presidente della Reggiana Luca Quintavalli.
Il numero uno granata ha poi proseguito: “La nostra posizione in merito è sempre stata di lealtà e correttezza, vogliamo combattere fino in fondo per la Serie B, adesso dobbiamo sperare che il campo ci dia ragione: ma non abbiamo mai pensato a un finale diverso da questo, le promozioni vanno decise in campo qualora si presenti la possibilità”.
Molte lamentele, però, circa i protocolli da attuare: in tanti non volevano riprendere.
“Noi avevamo il sentore che il campionato potesse terminare in campo, e ci siamo quindi mossi per adeguarci ai protocolli medici: siamo pronti e in grado di andare avanti, ma di altre situazioni non posso parlare, non competono a me. Io posso solo dire che abbiamo un umore talmente alto che saper di poter riprendere dopo tre mesi di inattività è stata davvero una soddisfazione”.
Dalla riunione tra Federazione e Governo, in programma il prossimo 28 maggio, cosa si aspetta?
“Noi abbiamo passato la palla con un assist perfetto, adesso sta a loro”.
Ha già avuto modo di sentire la squadra?
“Si, ho parlato con i ragazzi, e quando ho detto loro di scaldare i tacchetti, mi hanno risposto che sono già roventi. Stamani chiamerà mister Alvini, era lui il primo a voler tornare in campo, conosce il potenziale della squadra e ha trasmesso a tutto l'ambiente una carica importante. La speranza di poter tornare a giocare ci ha sempre tenuto vivi, non ci siamo mai assopiti”.
Non c'è quindi mai stata la paura che qualcosa non andasse come speravate?
“Sarà che sono un ottimista di natura, ma io sono sempre stato tranquillo. All'assemblea di Lega Pro erano state fatte delle proposte, non prese decisioni, e tutto poteva essere anche sovvertito, non per forza confermato: noi avevamo le giuste argomentazioni, ci siamo esposti molto ma perché sapevamo di avere delle basi per farlo. Molti altri club erano allineati con noi, adesso vederemo quello che succederà”.
Il numero uno granata ha poi proseguito: “La nostra posizione in merito è sempre stata di lealtà e correttezza, vogliamo combattere fino in fondo per la Serie B, adesso dobbiamo sperare che il campo ci dia ragione: ma non abbiamo mai pensato a un finale diverso da questo, le promozioni vanno decise in campo qualora si presenti la possibilità”.
Molte lamentele, però, circa i protocolli da attuare: in tanti non volevano riprendere.
“Noi avevamo il sentore che il campionato potesse terminare in campo, e ci siamo quindi mossi per adeguarci ai protocolli medici: siamo pronti e in grado di andare avanti, ma di altre situazioni non posso parlare, non competono a me. Io posso solo dire che abbiamo un umore talmente alto che saper di poter riprendere dopo tre mesi di inattività è stata davvero una soddisfazione”.
Dalla riunione tra Federazione e Governo, in programma il prossimo 28 maggio, cosa si aspetta?
“Noi abbiamo passato la palla con un assist perfetto, adesso sta a loro”.
Ha già avuto modo di sentire la squadra?
“Si, ho parlato con i ragazzi, e quando ho detto loro di scaldare i tacchetti, mi hanno risposto che sono già roventi. Stamani chiamerà mister Alvini, era lui il primo a voler tornare in campo, conosce il potenziale della squadra e ha trasmesso a tutto l'ambiente una carica importante. La speranza di poter tornare a giocare ci ha sempre tenuto vivi, non ci siamo mai assopiti”.
Non c'è quindi mai stata la paura che qualcosa non andasse come speravate?
“Sarà che sono un ottimista di natura, ma io sono sempre stato tranquillo. All'assemblea di Lega Pro erano state fatte delle proposte, non prese decisioni, e tutto poteva essere anche sovvertito, non per forza confermato: noi avevamo le giuste argomentazioni, ci siamo esposti molto ma perché sapevamo di avere delle basi per farlo. Molti altri club erano allineati con noi, adesso vederemo quello che succederà”.
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