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Il calcio riparte tra una brutta figura e l’altra (ma in mezzo a tanti “vinti”… un vincitore c’è). Lautaro, Tonali, Zaniolo, Pjanic, Cavani e Chiesa: un mare di “balle di mercato”. E Gattuso…

Il calcio riparte tra una brutta figura e l’altra (ma in mezzo a tanti “vinti”… un vincitore c’è). Lautaro, Tonali, Zaniolo, Pjanic, Cavani e Chiesa: un mare di “balle di mercato”. E Gattuso…TUTTO mercato WEB
© foto di Alessio Alaimo
martedì 9 giugno 2020, 08:44Editoriale
di Fabrizio Biasin

Ben ritrovati dalla Fase 3. La fase 3 non permette a nessuno di vivere tranquillo, del resto se il virus torna a rompere le balle tocca tornare sotto coperta. Solo il calcio se ne fotte e sapete perché? Perché c’è l’algoritmo. L’algoritmo è come il “tana libera tutti” del nascondino: se a un certo punto spuntano positivi, zac!, mettiamo tutto in mano alla matematica e tanti saluti. Certo, ci sono anche i playoff, ma quelli sembrano più un’opzione buttata là per completare il quadretto: “Oh, volendo abbiamo anche i playoff!”. Sì, certo, i playoff. Secondo voi in caso di nuovi contagi Spadafora concederà tempo per organizzare gli spareggi? È già tanto se ti fa tirare la monetina.
Ma è inutile fare polemica preventiva, restiamo ottimisti: il campionato – in un modo o nell’altro – terminerà. Diamo a Cesare quel che è di Cesare: quella di ieri è stata la gran vittoria del presidente Figc Gravina, che per settimane ha mediato tra presidenti, ministri, giornalisti, affaristi, trapezisti e, infine, ha rimesso in moto il carrozzone.
Ci è riuscito, tra l’altro, stanando i “furbetti del congelamento”, ovvero quei presidenti che speravano di sfruttare le rogne del covid per arrivare al congelamento delle retrocessioni. E invece no, il resto del calcio si è incazzato e ha fatto fare a questi ultimi una figura barbina.
Pensate che questa cosa porterà gli interessati ad abbassare il capo in segno di pentimento? Se ci credete vivete nel fantastico mondo dei Mini Pony, che tra l’altro è un posto bellissimo. Il calcio è e resterà questa roba qua, un carrozzone dove ognuno pensa ai fatti suoi e parla a seconda della propria convenienza.
Prendete la questione “calcio femminile”. Un anno fa era tutta una calbonata dietro l’altra (“calbonata” da Calboni, il collega di Fantozzi che le sparava grosse come angurie): “Ah che bello il calcio femminile”, “evviva il movimento”, “ora sì che siamo forti anche lì”. All’atto pratico l’unica soluzione che sono riusciti a prendere per dare una prospettiva alle ragazze è stata… chiudere tutto. Come se si trattasse di un torneo rionale. Badate bene, l’errore non è stato chiudere il campionato (lo hanno fatto un po’ ovunque in giro per l’Europa), ma ganassare un po’ ovunque l’estate scorsa (da “ganassa”), come se improvvisamente avessimo dato alle ragazze la possibilità di fare il grande salto nei prof. Tutte balle, a Palazzo interessano solo i milioni e i milioni sono solo nella vecchia serie A (e neanche troppi, visti i debiti).
Ma veniamo al mercato, che poi è l’unica cosa che interessa alle masse (“riparte il campionato!”. “Sì, ok, ma chi compriamo?”. “Ma ci sono le partite!”, “Sì ma chi compriamo?”. “Ma…”. “Sì ma chi compriamo?” e così via).

Sappiamo che la prossima sessione di mercato terminerà il 5 ottobre, la data di inizio è l’1 settembre ma è assolutamente relativa perché il mercatone è già bello che cominciato. A partire dal 20 giugno vedremo in campo squadre parecchio “strane” con giocatori chiamati a sudare per una maglia che a settembre non sarà più la loro. E voi direte “beh, sono professionisti”. E infatti è così, ma sapete come vanno certe cose…
Su Lautaro Martinez, per dire, mettiamo la mano sul fuoco, ma certo non sarà bello vivere i giorni della clausola senza sapere che fine farà. La certezza è che l’Inter vuole tutti e 111 i milioni (o poco meno), l’altra certezza è che il Barcellona non ce li ha. E voi direte: “Beh, allora resta”. Non è detto, perché a Barcellona un modo per racimolare il grano, in genere, lo trovano (banche, cessioni, acrobazie varie).
Stesso di scorso vale per Pjanic, con cifre più abbordabili e la possibilità di inserire una contropartitona galattica. Anche in questo caso l’affare pare più che possibile per… volontà reciproca.
E Zaniolo? C’è chi lo dà alla Juve, chi all’Inter che dal canto suo si giocherebbe la carta Nainggolan. La nostra sensazione è che alla fine resterà a Roma, ma noi non ne prendiamo una dal 1984.
E se il Toro va in Spagna, l’Inter chi prende in attacco? C’è chi punta su Chiesa, chi su Cavani, chi su entrambi. Anche in questo caso andiamo a sensazioni: il primo piace a Marotta da tempo, se anche dovesse arrivare… non sarà l’unico.
E poi c’è Tonali: Inter e centrocampista hanno un accordo, resta da trovare quello con Cellino. I nerazzurri non vogliono andare oltre 40 milioni, a Brescia ne vogliono di più. Ci vorrà tempo ma l’affare in “stile Barella” sembra più che possibile.
Non abbiamo altre banalità da scrivere.
Ultima cosa. È evidente che alle pretendenti allo scudetto resta solo la prossima stagione per provare a vincere, perché da quella successiva Berlusconi porterà al Monza Messi, Maradona e Oliver Hutton: saranno cazzi amari per tutti.
(Non è vero, non avevamo finito. Dopo righe e righe passate a scrivere che il mondo del calcio non ci piace per questo e quel motivo, ci tocca chiudere con un maledetto abbraccio - virtuale ma enorme - dedicato a una persona rara. Si chiama Ringhio Gattuso e il resto purtroppo lo sapete già. Sei unico).

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