SOUSA, Alla Fiorentina ho dato tutto me stesso

Paulo Sousa, allenatore della Fiorentina, dopo il pareggio col Pescara è intervenuto al microfono di Premium Sport: "Ho dato tutto me stesso qui alla Fiorentina, come ho sempre fatto. E' stata la mia società per due anni e ho cercato solo di fare il suo bene. Ringrazio tutti quelli che nella quotidianità ci hanno aiutato a lavorare bene, un ringraziamento a tutto il club. Tutto ciò che ho provato a fare era a favore della Fiorentina".

Sky Sport: "Da quando sono arrivato a Firenze ero sicuro che la Serie A mi avrebbe aiutato a crescere. Voglio prendermi tempo per riflettere, la squadra ha lottato per vincere ogni partita. Devo ringraziare i miei ragazzi, che hanno sempre provato a superarsi, aiutandomi a dare il massimo. Mi porto via l'orgoglio e la consapevolezza di aver dato tutto. Abbiamo sempre preparato le partite per ottenere i tre punti, abbiamo perso con squadre inferiori e vinto con squadre di maggiore qualità. In tutti i momenti di difficoltà abbiamo sempre provato ad andare oltre. In alcune gare avremmo dovuto creare di più, questo è spiacevole. Sono diversi i fattori che condizionano una partita o una stagione, proverò ad approfondire questo aspetto. Ho dato tutto, cercando di insistere sulle mie convinzioni per migliorare il collettivo. Non ho trasmesso la mia passione per il calcio, questo è importante. Sono andato maggiormente sul realismo, cercherò di migliorarmi in futuro. Andrò a casa, proverò a valutare tutte le opportunità che la vita mi darà".

Sala stampa: “Vorrei potermi esprimere a freddo, non a caldo: io qui ho fatto il massimo, ho dato tutto me stesso per la Fiorentina ma questo non mi doveva ritirare tutta la passione e tutta la illusione che avevamo creato. Questo è un aspetto sul quale lavorerò. Il mercato fatto a Firenze in questi due anni? Io ho sempre detto che io ho quest’anno ho deciso di fare l’allenatore e di far dare ai miei ragazzi il massimo. Cosa mi ha deluso di più in questo biennio? Io sono un uomo passionale, ho sempre l’illusione di vincere più degli altri pur non essendo imbattibile: non sono forse riuscito a trasmettere questo valore e questa è una delusione personale. Voglio ringraziare i miei giocatori che hanno dato il massimo, il comparto medico, i magazzinieri e a tutta la Fiorentina. Se Dragowski e Hagi hanno futuro? Tutti i giovani che sono qui devono avere futuro, oggi Bartlomiej ha fatto una buona partita, è migliorato molto coi piedi. Hagi tecnicamente è un giocatore straordinario. Se non ho lavorato in armonia con il club? Ripeto, io ho dato tutto me stesso per la Fiorentina e nessuno può dirmi il contrario. Se ho mai pensato a dimettermi? No, io non sono una persona che si mette da parte. Che cosa mi ha lasciato la Serie A? Io ho lasciato tutto me stesso in questo campionato, il mio desiderio era di competere con allenatori molto forti e con una cultura calcistica che apprezzo ed ho messo anche del mio. Se mi aspettavo di uscire tra gli applausi? Sono consapevole di aver dato tutto per la Fiorentina. Se mi hanno messo un bavaglio fino al 30 di giugno? Il bavaglio qualche volta fa bene, specie quando si è bambini: io però preferisco ogni tanto tenermelo il bavaglio”.