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MERCATO COMPLESSO, OGGI LA ROMA PUO’ CHIUDERE PER VERETOUT. INGLESE VA AL PARMA. LIROLA, IL SASSUOLO NON MOLLA. SECCO NO A BALOTELLI. MEDEL E KACE SOLO BUFALE. AVANTI SU DEMME. HUGO IN TURCHIA. E DOMANI COMMISSO INCONTRA CHIESATUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
martedì 16 luglio 2019, 00:05L'opinione
di Enzo Bucchioni
per Firenzeviola.it

MERCATO COMPLESSO, OGGI LA ROMA PUO’ CHIUDERE PER VERETOUT. INGLESE VA AL PARMA. LIROLA, IL SASSUOLO NON MOLLA. SECCO NO A BALOTELLI. MEDEL E KACE SOLO BUFALE. AVANTI SU DEMME. HUGO IN TURCHIA. E DOMANI COMMISSO INCONTRA CHIESA

Mancano ancora quarantotto giorni alla chiusura del calciomercato, il tempo per costruire la Fiorentina non manca, però la casella degli acquisti praticamente a zero (il portiere di riserva Terracciano a Firenze c’era già) comincia ad angosciare o angustiare i tifosi. Fate voi, due verbi comunque brutti… Ma chi si compra? 

E’ questa la domanda di ogni giorno che per ora non ottiene risposte, ma soltanto inutili anticipazioni dei soliti inutili noti. Anticipazioni? Deduzioni? Invenzioni? Contraddizioni? Fittoni? Falsoni? Caproni? Burloni? Il giochino finisce qui, sarebbe troppo lungo. 

Tanto per intenderci subito, voglio parlare di Balotelli. Ve lo hanno venduto per quasi viola. Bene. Alla Fiorentina non interessa, senza se e senza ma…Facile immaginare perché. Non interessano neppure Bonifazi o Kace, tanto per dirne due. Men che meno Medel…Ma neppure Bonifazi.

Il mercato sarà lungo, complesso, difficile, scivoloso, ci vuole prudenza, non abboccate ai nomi messi in giro dai procuratori, probabilmente la Fiorentina nascerà attorno al dieci di agosto quando i prezzi caleranno e gli obiettivi saranno più a portata di mano. Ma comunque non aspettiamoci una formazione di fenomeni, stare con i  piedi per terra è la parola d’ordine.

Del resto, che per fare una squadra decente sarebbe stato come scalare l’Everest era facile intuirlo per almeno due motivi.

Il primo, arcinoto, sono i disastri corviniani per i quali i più negli anni hanno speso applausi e invece hanno rovinato la società e consegnato alla nuova proprietà una squadra senza capo né coda, con cinquanta esuberi difficili da rimettere sul mercato.

Il secondo, comprensibile, sono le risorse. Commisso ha riportato tanto entusiasmo, ma dopo aver speso 170 milioni (e forse più) per comprare la Fiorentina, è impensabile che metta “a babbo morto” un altro centino per il mercato. Anche volendo non potrebbe farlo per il fair play finanziario. Come vi abbiamo già anticipato. E allora?

Ci vuole pazienza. Il rischio è che alcuni obiettivi svaniscano, dopo Bennacer al Milan, De Paul inarrivabile (l’Udinese vuole 40 milioni), ieri Benedetto ha detto ok al Marsiglia e Inglese è passato al Parma in prestito con obbligo l’anno prossimo a venti milioni, Badelj è vicino al Bordeaux di Sousa, ma buoni giocatori sul mercato ce ne sono tanti e ce ne saranno ancor di più negli ultimi quindici giorni. Pradè ha adottato la tattica attendista e non si smuove, ha le sue strategie e guarda oltre gli attacchi delle vedove di Corvino che fanno finta di non capire che questa situazione è proprio figlia degli errori del loro ex patrono. Prima di comprare c’è da vendere e anche questo è uno dei comandamenti di Commisso.

Veretout sta diventando un tormentone. Il Milan non va oltre i diciotto già offerti, Pradè non vuole giocatori. La Roma, invece, ieri è arrivata attorno a venti e su questa base si può anche chiudere. Oggi? Possibile. Probabile. Comunque sarebbe ora. 

Sempre in uscita, Venuti torna a Lecce, Vitor Hugo è sposo promesso del Besiktas, ma ci sono intoppi. Eysseric dovrebbe tornare in Francia, al Nantes. Cristoforo o trova una squadra in Spagna o torna a casa.

E’ arcinoto, invece, l’interessamento per Lirola. Il Sassuolo però non scende sotto i venti milioni mentre Pradè vuole pagare non più di dodici e bonus, anche il contatto di ieri non ha prodotto risultati.  Piace Diego Demme, 28 anni, e questo è vero, ma anche il centrocampista nazionale tedesco di origini italiane costa molto. Il Lipsia lo venderebbe, ma ha chiesto venti milioni. Anche qui non resta che aspettare.

L’attesa è finita invece per Federico Chiesa che fra oggi e domani (occhio al fuso orario) incontrerà il presidente Rocco Commisso. Il giocatore sta raggiungendo la squadra a Chicago con Milenkovic e prima o dopo la gara della prossima notte (mercoledì alle tre di mattina italiana) conoscerà il nuovo proprietario viola. Commisso ribadirà al giocatore la gioia di vederlo con la maglia viola, la voglia di costruire attorno a lui la nuovo Fiorentina, ritagliandogli anche dei profili di marketing. Non crediamo si andrà oltre baci, abbracci e sorrisi. Non sarà questo il momento di andare oltre, sarà eventualmente il padre-procuratore Enrico, al ritorno in Italia della Fiorentina, a chiedere (se lo vorrà) la cessione per il figlio. O per chiarirsi su tutta la vicenda. Anche Montella è sicuro che il ragazzo resti al 100 per cento e da allenatore lo comprendiamo, ma calcisticamente anche il più sprovveduto dei dirigenti sa che con un giocatore giovane cresciuto nel vivaio e valutato 80-100 milioni si deve monetizzare. Difficile che la sua quotazione possa andare oltre, caso mai il rischio è il contrario. Pare che qualcuno abbia prospettato a Rocco questa situazione, ma il presidente non ci sente, ora è solo cuore e passione, la logica può aspettare.