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Bonaventura o Arthur? Il dilemma di Italiano e quello della Fiorentina per la prossima stagione
Sarà la serata di Arthur di Jack Bonaventura, o magari di entrambi? La Fiorentina si prepara ad affrontare la semifinale di ritorno di Conference League contro il Club Brugge e Vincenzo Italiano ha un solo grande dubbio, legato alla presenza del centrocampista italiano. Un giocatore indispensabile, di grande esperienza e qualità, sempre fondamentale per i compagni di squadra.
Se l'ex rossonero non dovesse farcela, il brasiliano è pronto a sfruttare l'occasione. Arthur è stato a lungo titolare indiscusso della Viola, un faro nel periodo in cui la squadra toscana sognava in grande e in classifica si era arrampicata fino al quarto posto. Il 2024 è però stato un incubo per l'ex Juventus e Barcellona: l'inizio dell’anno ha presentato il conto dal punto di vista fisico e sono riemersi i fantasmi di una stagione (la scorsa) passata completamente in infermeria al Liverpool.
La Fiorentina è andata avanti a ritmi sfrenati, giocando tre competizioni, e Italiano ha provato sempre a coinvolgerlo, ma ormai si tratta di spezzoni o poco più. Significativo che a Bergamo, in una delle sfide più importanti della stagione, il brasiliano sia rimasto tutta la gara in panchina. Da gennaio a oggi tre sole partite giocate per intero (contro il Napoli in Supercoppa e con la Lazio in campionato). Per questo motivo, se Bonaventura dovesse dare segnali confortanti, non ci saranno dubbi su chi sarà in campo nel tardo pomeriggio. La "sfida" interna tra i due si gioca anche in chiave mercato: la valutazione sulla forma e su quanto, in futuro, potranno essere ancora protagonisti sarà determinante.
Se l'ex rossonero non dovesse farcela, il brasiliano è pronto a sfruttare l'occasione. Arthur è stato a lungo titolare indiscusso della Viola, un faro nel periodo in cui la squadra toscana sognava in grande e in classifica si era arrampicata fino al quarto posto. Il 2024 è però stato un incubo per l'ex Juventus e Barcellona: l'inizio dell’anno ha presentato il conto dal punto di vista fisico e sono riemersi i fantasmi di una stagione (la scorsa) passata completamente in infermeria al Liverpool.
La Fiorentina è andata avanti a ritmi sfrenati, giocando tre competizioni, e Italiano ha provato sempre a coinvolgerlo, ma ormai si tratta di spezzoni o poco più. Significativo che a Bergamo, in una delle sfide più importanti della stagione, il brasiliano sia rimasto tutta la gara in panchina. Da gennaio a oggi tre sole partite giocate per intero (contro il Napoli in Supercoppa e con la Lazio in campionato). Per questo motivo, se Bonaventura dovesse dare segnali confortanti, non ci saranno dubbi su chi sarà in campo nel tardo pomeriggio. La "sfida" interna tra i due si gioca anche in chiave mercato: la valutazione sulla forma e su quanto, in futuro, potranno essere ancora protagonisti sarà determinante.
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