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LAVORI AL FRANCHI, LE CONTRADDIZIONI E LE RIPICCHE DI COMMISSOTUTTO mercato WEB
mercoledì 8 maggio 2024, 11:30L'editoriale
di Donato Mongatti
per Firenzeviola.it

LAVORI AL FRANCHI, LE CONTRADDIZIONI E LE RIPICCHE DI COMMISSO

"Senza i lavori di ristrutturazione del Franchi completamente finanziati i cantieri non dovrebbero partire e la Fiorentina, dato che sarà danneggiata economicamente, si riserva di agire nelle sedi opportune per tutelarsi". È questo, in estrema sintesi, quanto espresso dal presidente della Fiorentina Rocco Commisso poche ore prima di lasciare Firenze per fare ritorno negli Stati Uniti. La tribuna scelta è stata quella dei canali ufficiali del club, sia mai di dover rispondere alle domande di qualche collega, col rischio di stravolgere il copione appuntato sotto il naso.

"Lo stadio Franchi - ha detto Commisso - è un problema. In questi giorni abbiamo incontrato il ministro dello Sport Abodi e il sindaco Nardella e la preoccupazione sul futuro del Franchi è emersa in ogni incontro in quanto è risultato a tutti ben chiaro che per completare il progetto mancano ancora almeno 100 milioni di euro". Sarà risultato chiaro a lui, coi 55 milioni prima definanziati e poi tornati alla Città Metropolitana di Firenze, il Comune impiegandoli per progetti già finanziati con risorse proprie, potrà poi dirottare i fondi risparmiati sul Franchi e i soldi mancanti scenderebbero a 45 milioni. Risorse necessarie ancora da trovare che secondo il sindaco uscente sarebbero ancora meno, "25-30 milioni" disse a fine febbraio. Gli imprevisti durante l'esecuzione dei lavori sono dietro l'angolo, va riconosciuto però. Con la realizzazione del parcheggio privato a servizio, pochi giorni fa, "il costo totale per il Viola Park sarà quasi di 130 milioni" disse il patron viola a metà aprile, dimenticandosi di aggiungere che 130 milioni sono il doppio della cifra stimata per costruire il centro sportivo nel novembre del 2019.

"L'unica certezza che abbiamo – ha affermato Commisso – è che se il progetto va avanti il primo anno (la stagione 2024-25, ndr) noi perdiamo dai 10 ai 15 milioni, e questo è un grande problema per la Fiorentina". Come dovrebbe essere noto la prossima stagione il Franchi vedrà la curva Fiesole chiusa al pubblico, assieme a parte di Maratona e Tribuna laterali; con i lavori sarà garantita una capienza massima di 22.000 spettatori, poco più della metà dei posti che offre l'impianto di Nervi. La domanda è: come si possono perdere 10-15 milioni se l'incasso da biglietteria della stagione scorsa indicato nel bilancio della società è stato di 14,1 milioni di euro? Oltretutto verrà meno la disponibilità del settore più economico del Franchi, mentre i posti cosiddetti vip rimarranno tutti fruibili.

Per il presidente, dunque tutto questo "reca un significativo pregiudizio alla Fiorentina sia finanziario che gestionale" e l'unico dato certo "è la significativa riduzione dei ricavi e l'altrettanto aumento dei costi che il club dovrà subire come conseguenza delle decisioni autonomamente assunte da parte del Comune di Firenze", decisioni che potrebbero portare la Fiorentina a "riservarsi di tutelare in qualsiasi sede i propri diritti". In sostanza in questo quadro di incertezza il club potrebbe chiedere i danni al Comune di Firenze che ristruttura un impianto di proprietà pubblica e sul quale il patron viola, il 15 gennaio 2021, dichiarava in una nota ufficiale – scaturita a seguito della relazione del Mibact che vincola tutto lo stadio Franchi – : "Ora immagino che la burocrazia italiana insieme a tutte le realtà che si sono fortemente attivate per evidenziare al Mibact la necessità di salvare il Franchi come Archistar, Fondazioni e Comitati, siano altrettanto rapidi a raccogliere i fondi necessari che occorreranno al Comune per ristrutturare lo stadio.

Bisognerà assolutamente evitare che il Franchi possa diventare una struttura abbandonata e cadente nel cuore della bellissima Firenze". Per intervenire sul Franchi per il presidente, appena arrivato a Firenze sarebbe stato sufficiente buttar giù le curve, poi non bastava più e si passò a "voglio distruggere tutto e rifarlo". Chissà dove l'avrebbe fatta giocare la Fiorentina se fosse stato possibile radere al suolo l'opera di Nervi?