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...con Fabrizio Miccoli
“Superlega? Non è calcio, stanno facendo disamorare la gente. Inter, Scudetto meritato. CR7-Dybala? Scelgo Paulo. Covid, un problema per i più giovani... Lecce, vai in A. Flop Palermo? Peccato...”
Fabrizio Miccoli dice no alla Superlega. “Stanno facendo disamorare la gente di questo sport”, dice a TuttoMercatoWeb l’ex attaccante di - tra le altre - Juventus, Fiorentina, Benfica e Palermo.
La UEFA ha minacciato l’esclusione dalla Champions per le squadre che parteciperanno alla Superlega.
“La UEFA dovrebbe farlo e non soltanto dirlo. Non so come la faranno e se realizzeranno davvero questa competizione. Il calcio però è un’altra cosa. La SuperLega dividerebbe le tifoserie, farebbe perdere prestigio al calcio nazionale. Non mi piace perché le squadre che hanno i soldi pensano solo a farne altri. Oggi il calcio è solo business, non c’è più la passione. Tanta gente non vede più il calcio con gli occhi di prima”.
Scudetto: sarà Inter?
“L’Inter ha fatto un grande campionato e lo merita tutto. Se vanno nello Superlega però magari glielo tolgono (sorride, ndr)”.
Alla Juve è mancato Dybala al cento percento.
“Paulo ha avuto qualche difficoltà a livello di infortuni ma le qualità le conosciamo tutti”.
Se dovesse scegliere chi trattenere: Dybala o CR7?
“Paulo, per ragioni anagrafiche”.
Dalla sua scuola calcio all’olimpo del calcio: Tommaso Milanese, alla Roma.
“Spero possa debuttare in Serie A come in Europa. La Roma è una società che per i giovani ha sempre fatto tanto. L’ho dato alla miglior società possibile”.
Dal Covid possiamo trarre benefici? La valorizzazione dei giovani italiani, ad esempio...
“Ho una mia idea: in Italia si parla ma di fatti se ne fanno pochi. Non vedremo mai un 2003 esordire in Champions League. Ogni tanto ne buttano dentro uno, ma non c’è questa cultura”.
Come manda avanti la scuola calcio in questo periodo?
“Faccio un discorso in generale: spero che passi questo periodo. La mia paura è che tanti ragazzi, non tanto i più piccoli ma specialmente quelli che hanno un’età un po’ più avanzata, non vedendo obiettivi davanti abbiano la tendenza a smettere. Io ho dato mandato a tutti i tecnici di parlare con i ragazzi ogni giorno, organizzare delle challenge, delle videochiamate e così via”.
E il suo Lecce, andrà in Serie A?
“Guardo più la Serie B e la C. Il Lecce ha fatto un cambio di passo importante e insieme all’Empoli propone un ottimo calcio, così come il Venezia. Spero vada in Serie A, lo merita”.
Arranca invece il Palermo...
“Da tifoso mi auguro che possa risalire. Se fossero stati più attenti avrebbero potuto portare a casa la partita contro il Bari. Ai playoff potrebbero fare bene, anche se è difficile. Sinceramente fa male vedere il Palermo in basso in classifica in Serie C, però chi sta davanti ha qualcosa in più”.
Per poco tempo ha condiviso l’esperienza in Albania con Moriero. È una coppia, in panchina, che si può riproporre?
“È stata un’esperienza nuova, volevo conoscere un altro calcio. In Albania ho degli amici. Avevo accettato di andare con Moriero per fare questa esperienza, abbiamo fatto un buon lavoro e ho imparato tanto. Auguro al mister di trovare una nuova soluzione. L’esperienza mi è piaciuta: se si dovesse verificare di nuovo un’opportunità insieme, vedremo...”.
La UEFA ha minacciato l’esclusione dalla Champions per le squadre che parteciperanno alla Superlega.
“La UEFA dovrebbe farlo e non soltanto dirlo. Non so come la faranno e se realizzeranno davvero questa competizione. Il calcio però è un’altra cosa. La SuperLega dividerebbe le tifoserie, farebbe perdere prestigio al calcio nazionale. Non mi piace perché le squadre che hanno i soldi pensano solo a farne altri. Oggi il calcio è solo business, non c’è più la passione. Tanta gente non vede più il calcio con gli occhi di prima”.
Scudetto: sarà Inter?
“L’Inter ha fatto un grande campionato e lo merita tutto. Se vanno nello Superlega però magari glielo tolgono (sorride, ndr)”.
Alla Juve è mancato Dybala al cento percento.
“Paulo ha avuto qualche difficoltà a livello di infortuni ma le qualità le conosciamo tutti”.
Se dovesse scegliere chi trattenere: Dybala o CR7?
“Paulo, per ragioni anagrafiche”.
Dalla sua scuola calcio all’olimpo del calcio: Tommaso Milanese, alla Roma.
“Spero possa debuttare in Serie A come in Europa. La Roma è una società che per i giovani ha sempre fatto tanto. L’ho dato alla miglior società possibile”.
Dal Covid possiamo trarre benefici? La valorizzazione dei giovani italiani, ad esempio...
“Ho una mia idea: in Italia si parla ma di fatti se ne fanno pochi. Non vedremo mai un 2003 esordire in Champions League. Ogni tanto ne buttano dentro uno, ma non c’è questa cultura”.
Come manda avanti la scuola calcio in questo periodo?
“Faccio un discorso in generale: spero che passi questo periodo. La mia paura è che tanti ragazzi, non tanto i più piccoli ma specialmente quelli che hanno un’età un po’ più avanzata, non vedendo obiettivi davanti abbiano la tendenza a smettere. Io ho dato mandato a tutti i tecnici di parlare con i ragazzi ogni giorno, organizzare delle challenge, delle videochiamate e così via”.
E il suo Lecce, andrà in Serie A?
“Guardo più la Serie B e la C. Il Lecce ha fatto un cambio di passo importante e insieme all’Empoli propone un ottimo calcio, così come il Venezia. Spero vada in Serie A, lo merita”.
Arranca invece il Palermo...
“Da tifoso mi auguro che possa risalire. Se fossero stati più attenti avrebbero potuto portare a casa la partita contro il Bari. Ai playoff potrebbero fare bene, anche se è difficile. Sinceramente fa male vedere il Palermo in basso in classifica in Serie C, però chi sta davanti ha qualcosa in più”.
Per poco tempo ha condiviso l’esperienza in Albania con Moriero. È una coppia, in panchina, che si può riproporre?
“È stata un’esperienza nuova, volevo conoscere un altro calcio. In Albania ho degli amici. Avevo accettato di andare con Moriero per fare questa esperienza, abbiamo fatto un buon lavoro e ho imparato tanto. Auguro al mister di trovare una nuova soluzione. L’esperienza mi è piaciuta: se si dovesse verificare di nuovo un’opportunità insieme, vedremo...”.
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