Claudio Nassi: Commisso, Barone e la nuova Fiorentina
Ma guardiamo al futuro, con l'augurio che Commisso e Barone possano riportarla al posto che le compete. Viene da suggerire quanto vorrei si facesse, anche se certo del contrario.
Per prima cosa una sede degna di Firenze. Basterebbe andare in P.zza Savonarola e vedere la villa della gestione Pontello. Vorrebbe dire un cambio di mentalità, senza trascurare il settore giovanile e il calcio femminile. Se il Milan e l'Inter migliorano ancora, spostandosi da Via Turati e C.so Vittorio, se la Juventus è sempre più avanti, se l'Atalanta, il Sassuolo e altre società hanno cura dell'immagine, perché il calcio vende immagine, non vedo un solo motivo per non adeguarsi. Se non ho un centro sportivo, acquisterò quello della Settignanese, dove cercherò di curare le squadre esordienti, allievi, Berretti e Primavera con i migliori istruttori. Privilegerò la qualità in funzione della prima squadra e affiderò la quantità a club vicini. Le 4 o 5 migliori società di settore giovanile della regione saranno affiliate, perché la Toscana, terra di calcio dopo Lazio, Lombardia e Triveneto, non deve essere conquistata. Seppoi sento parlare di Batistuta, certamente grande centravanti, ma ho la fortuna di avere a Firenze Pino Vitale, il miglior venditore che ha avuto il calcio, se ha portato all'Empoli 27 miliardi da Maccarone, 30 da Marchionni e 23 da Bresciano, nato al Mercato Centrale, cresciuto nella Rondinella di Artemio Franchi e Vannacci e tifoso viola, da chi cercherò consiglio se ho da vendere 30 calciatori? Ricordo, infine, ciò che diceva San Francesco: "Cominciate col fare ciò che è necessario, poi ciò che è possibile. E all'improvviso vi troverete a fare l'impossibile".