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Edmundo racconta le convulsioni di Ronaldo: "Io e Doriva lo trovammo a terra nel corridoio"
Il 12 luglio 1998 il calcio brasiliano ha vissuto uno dei suoi giorni più difficili. La squadra allenata da Zagallo era pronta per affrontare la Francia nella finale del Mondiale ma, dopo pranzo, Ronaldo si sentì male: "Stavo salendo nelle camere da letto insieme a Doriva e vidi Ronaldo a terra con le convulsioni", ha raccontato Edmundo al podcast Inteligência. "Avvertii subito tutti. Con César Sampaio gli tenemmo ferma la lingua mentre i suoi occhi si spostavano all'indietro. I medici arrivarono immediatamente e riprese conoscenza. Alla fine tutti sapevano che aveva avuto le convulsioni tranne lui. Erano le 13:00 circa. Lo misero sotto la doccia, gli diedero un antidolorifico e si addormentò. All'ora della merenda arrivò nella sala e prese una fetta di torta e una spremuta d'arancia. Tutti lo guardarono, pieni di energia. Poi uscì per fare una telefonata e Leonardo disse che gli avremmo dovuto parlare, stava per morire. Ma sembravamo tutti tra le nuvole".
La situazione creò ovviamente un clima di tensione nello staff, spaventato da ciò a cui aveva assistito. "Zagallo disse che Ronaldo non ci sarebbe stato e che quella sera sarei stato io il giocatore decisivo. Arrivammo allo stadio due ore prima della partita, a un certo punto entrò Ronaldo accompagnato da uno dei medici. Eravamo tutti contenti di vederlo. Si riunì col CT, gli assistenti e i medici per 5 o 10 minuti. Quando uscirono, il mister mi disse che sarebbe stato lui il titolare. Fu una decisione medica, non tecnica: era il migliore giocatore del mondo, aveva appena vinto il Pallone d'Oro".
La Francia vinse 3-0: "Zidane ha segnato due gol. Provate a cercare su internet quanti gol di testa ha segnato in carriera. La nostra squadra, contro quella Francia, avrebbe vinto quella partita otto volte su dieci. Ma sono cose che succedono nel calcio".
La situazione creò ovviamente un clima di tensione nello staff, spaventato da ciò a cui aveva assistito. "Zagallo disse che Ronaldo non ci sarebbe stato e che quella sera sarei stato io il giocatore decisivo. Arrivammo allo stadio due ore prima della partita, a un certo punto entrò Ronaldo accompagnato da uno dei medici. Eravamo tutti contenti di vederlo. Si riunì col CT, gli assistenti e i medici per 5 o 10 minuti. Quando uscirono, il mister mi disse che sarebbe stato lui il titolare. Fu una decisione medica, non tecnica: era il migliore giocatore del mondo, aveva appena vinto il Pallone d'Oro".
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