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Troppi sacrifici per Paredes: è l’uomo giusto per la Juve di Allegri? E sui tanti infortuni…TUTTO mercato WEB
mercoledì 31 agosto 2022, 06:00L'Angolo di Calcio2000
di Fabrizio Ponciroli

Troppi sacrifici per Paredes: è l’uomo giusto per la Juve di Allegri? E sui tanti infortuni…

Al momento in cui premo (con forza, chissà perché) i tasti del PC, Leandro Paredes non è ancora un giocatore della Juventus, almeno ufficialmente. Tuttavia, come dichiarato da Galtier, tecnico del PSG, l’argentino “… ha trovato l’accordo con la Juventus”, quindi tutto è andato a buon fine. La trattativa con il PSG è stata, a dir poco, estenuante. Per settimane si è parlato di accordo raggiunto tra le parti. Sarebbe dovuto sbarcare a Torino giorni fa ma, per “questioni di mercato”, tutte le parti in causa hanno dovuto attendere più del previsto.
Tuttavia, quel che mi preme davvero, è fare una considerazione: Leandro Paredes è l’uomo giusto per la Juventus di Allegri? La domanda è semplice, la risposta tutt’altro… In Italia lo conosciamo bene. Ha esordito in Serie A con il Chievo (sua unica presenza), poi ha indossato le maglie di Roma ed Empoli. L’ultima stagione (2016/17), con la casacca giallorossa, è stata la migliore, come prestazione, per l’argentino che, infatti, poi è stato venduto allo Zenit ad un prezzo significativo (23 milioni + 4 di bonus). In tre stagioni e mezzo italiane, ha segnato 4 gol (uno, con la maglia della Roma, contro il Torino… Me lo ricordo perché c’ero). Insomma, non uno dal gol facile. Pure al PSG, in tre anni e mezzo, non ha brillato sotto porta (tre reti). In realtà, lui fa tutt’altro. E’ un centrocampista moderno, a cui piace avere la palla da smistare. Buona visione di gioco e, per il momento, pochi infortuni nel corso della sua carriera. Insomma, non è un fenomeno ma non è affatto scarso.
E qui volevo arrivare: vale la pena, per fargli spazio, rinunciare a Rovella e limitare Fagioli? E, ancora, con l’arrivo di Paredes, Miretti avrà lo stesso spazio in campo? Non ho mai avuto l’ardire di contraddire l’operato della società ma, con tutto il rispetto, mi viene da dire: meno Paredes e più Miretti-Fagioli-Rovella per tutti… La Vecchia Signora ha per le mani tre giovani centrocampisti azzurri di grandissima qualità. Perché bisogna “andarci piano”? Mi sembra che, quando sono scesi in campo, non si siano affatto nascosti. Miretti (classe 2003) gioca come un veterano, Rovella ha una dinamicità impressionante e Fagioli (così mi dicono), in allenamento fa girare la palla che è un piacere. Davvero serviva Paredes? Forse sì o, forse. Sicuramente sarebbe servito insieme a Miretti, Rovella e Fagioli. Perché non è accaduto? Semplice, colpa di Arthur e Rabiot che hanno deciso che Torino resterà ancora casa loro. La società bianconera ha (e sta facendo) di tutto per “invitarli” a giocare altrove ma, purtroppo, ogni tentativo di piazzarli altrove è sfumato. Paredes arriverà e giocherà. Rabiot e Arthur, in un modo o nell’altro, troveranno spazio (magari il brasiliano meno) mentre Miretti e Fagioli avranno più possibilità di passare tanto tempo in panchina (non Rovella, già dirottato a Monza). Non mi sembra una strategia vincente ma sono pronto a chiedere scusa nel caso mi sbagliassi…
Chiudo sulla querelle legata ai tanti infortuni di questo inizio di stagione (l’ultimo il buon Lukaku). Era prevedibile. Non è una stagione come le altre… C’è la pausa del Mondiale (due mesi) che ha costretto, soprattutto le big, a modificare la propria preparazione. Temo che ne vedremo sempre di più di guai fisici, soprattutto in considerazione del fatto che il calendario delle top italiane è fittissimo (da qui allo stop per il Mondiale, una gara ogni tre giorni di fatto). Diciamo che chi saprà gestire la rosa al meglio (e avrà la fortuna dalla sua parte), avrà più chance di lottare per qualcosa di importante…