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I bonus salvezza sono finiti. Ora questo Genoa può solo ripartire da zero

I bonus salvezza sono finiti. Ora questo Genoa può solo ripartire da zeroTUTTO mercato WEB
lunedì 3 agosto 2020, 08:00Il corsivo
di Simone Bernabei

Salvezza in cassaforte, ma quanta fatica... Lo scorso anno il Genoa festeggiò la salvezza per il rotto della cuffia, lo scialbo 0-0 di Firenze permise al Grifone di conquistarsi il mantenimento della categoria a discapito dell'ottimo Empoli fermato a San Siro dall'Inter. Quello che si è appena concluso doveva essere l'anno buono per immaginarsi qualcosa in più: se non una rinascita (sportiva), quanto meno un miglioramento rispetto al recente passato. E invece, se possibile, il Genoa ha fatto quasi peggio. Non in fatto di punti, i 39 di oggi sono un passo avanti rispetto ai 38 di ieri. Ma a livello generale, il campionato dei liguri è stato come detto ancor più al di sotto delle aspettative.

Quant'è lontano l'euro-Genoa del Gasp... - Nel calcio 11 anni sono un'infinità. Tirar fuori quel Genoa, quello targato Gasperini che aveva in squadra i Thiago Motta e i Milito, è probabilmente frustrante per i sostenitori rossoblù. Ma è indicativo per capire ciò che poteva essere e invece non è stato. Quella squadra del 2009 si classificò quarta a pari merito con la Fiorentina e non andò in Champions solo a causa di un pazzo 3-3 a Marassi contro i viola (avanti negli scontri diretti). Ma i presupposti per sognare in grande c'erano tutti, i sogni volavano alti sulle gradinate di Marassi. Forse non per diventare l'Atalanta dell'epoca, ma quasi. E invece proprio quello fu l'apice del Genoa di Preziosi, da lì in poi una parabola più che discendente: per intenderci, negli ultimi 10 anni di Serie A, il Genoa solo due volte ha finito nella parte sinistra della classifica. 10° nel 2010, 6° nel 2015 (ancora col Gasp). Nel mezzo quattro 17esimi posti, ovvero l'ultimo buono per la salvezza. Con le ultime due stagioni di cui abbiamo già ampiamente discusso.

A prescindere dalla salvezza, serve ripartire da zero - E' questa la sensazione diffusa, fra addetti ai lavori, tifosi, opinionisti e penne varie. A prescindere da chi sarà l'allenatore e a prescindere da una salvezza vitale anche per le casse societarie (e quindi per il futuro del club). Ripartire da zero con idee chiare e un progetto serio per non rischiare ancora di vivere salvezze al cardiopalma o anche, e forse è pure peggio, stagioni anonime almeno da gennaio in poi. Se quel Genoa quasi in Champions League di oltre un decennio fa era stato l'apice, che questa salvezza all'ultima giornata, la seconda consecutiva, sia inteso come punto più basso. Il classico fondo del barile, oramai raschiato e sverniciato. Anche perché al di sotto non c'è più niente che faccia rima con Serie A. Insomma, da qui c'è solo da ripartire, con programmazione ad ampio spettro e acquisti mirati. Perché quei Thiago Motta e Milito furono le "scoperte" del secolo, ma come dimenticare tutti gli altri, last but not least Kris Piatek? Preziosi e i suoi uomini hanno dimostrato più volte di vederci lungo sul mercato, dunque è doveroso riprovarci con prerogative diverse dal recentissimo passato. Lo chiede la storia gloriosa del club, lo desiderano i tanti tifosi appassionati del Ferraris. Sperando che presto possano pure tornare allo stadio, ovviamente non solo loro.

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