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Abodi vs Lotito, storia di una rivalità. E i club se la prendono con Casini
L'ipotesi di una nuova agenzia governativa che controlli i conti dello sport, e quindi anche del calcio, spaventa e fa arrabbiare i presidenti dei club. Il weekend, dopo le anticipazioni, è stato caratterizzato dal botta e risposta fra il ministro dello Sport, Andrea Abodi, e il presidente della Federcalcio, Gabriele Gravina. Nella giornata di oggi, quest'ultimo ha convocato una riunione urgente delle componenti federali per decidere la linea da tenere, in uno scontro istituzionale prossimo al parossismo.
Dietro la vicenda, anche i rapporti complicati fra i vertici del calcio italiano. Sotto accusa, scrive la Repubblica, sarebbe finito Lorenzo Casini, presidente di Lega Serie A. Per alcuni, in particolare per diversi presidenti, è lui il responsabile di questo strappo governativo, dopo aver forzato con una richiesta di autonomia che andava oltre il mandato ricevuto dall'assemblea.
Casini è peraltro storicamente considerato vicino a Claudio Lotito, che dalla vicenda si sarebbe smarcato nelle tante telefonate di questi giorni. E oggi si ritrova nella stessa maggioranza di Abodi, avversario di una vita (come lo stesso Gravina, che a sua volta in questo momento è lontano da entrambi) e osteggiato in tutte le elezioni del passato: anno dopo anno, Lotito è riuscito a far prevalere il "proprio" candidato - Beretta e Casini nel caso della Lega, ma anche Tavecchio in FIGC - nelle corse elettorali contro Abodi.
Dietro la vicenda, anche i rapporti complicati fra i vertici del calcio italiano. Sotto accusa, scrive la Repubblica, sarebbe finito Lorenzo Casini, presidente di Lega Serie A. Per alcuni, in particolare per diversi presidenti, è lui il responsabile di questo strappo governativo, dopo aver forzato con una richiesta di autonomia che andava oltre il mandato ricevuto dall'assemblea.
Casini è peraltro storicamente considerato vicino a Claudio Lotito, che dalla vicenda si sarebbe smarcato nelle tante telefonate di questi giorni. E oggi si ritrova nella stessa maggioranza di Abodi, avversario di una vita (come lo stesso Gravina, che a sua volta in questo momento è lontano da entrambi) e osteggiato in tutte le elezioni del passato: anno dopo anno, Lotito è riuscito a far prevalere il "proprio" candidato - Beretta e Casini nel caso della Lega, ma anche Tavecchio in FIGC - nelle corse elettorali contro Abodi.
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