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Inter, la legge dei “quinti” spiega il calcio di Conte
L’asse italiano, di chi non è nato per essere protagonista ma si è meritato la possibilità di poter diventare importante. L’Inter ha battuto la Lazio con un paradigma del calcio di Conte, con il quinto di sinistra che apre e l’opposto di destra che chiude, insaccando alle spalle del portiere avversario e cogliendo di sorpresa la retroguardia chiamata fronteggiare questo genere di assalto. Sembra tutto semplice, ma alle spalle c’è un’applicazione certosina che amplifica i meriti di chi ci sta lavorando e mette in luce le qualità di chi non ha mollato. Non l’hanno fatto mai, nemmeno lontanamente Danilo D’Ambrosio e Cristiano Biraghi. Il primo è sopravvissuto alle guide tecniche più disparate, sempre nel mirino di una critica facile per chi non ha il pedigree del
Fuoriclasse, ma sempre in grado di meritarsi l’opportunità di diventare insostituibile. Il secondo ha vissuto nove anni lontano dalla casa madre, quella che lo ha richiamato all’ovile prima di concedergli l’opportunità di presentarsi al “suo” stadio con una prestazione diligente impreziosita dall’assist per il gol che abbiamo poc’anzi provato a descrivere in tutta la sua naturalezza. Il calcio è materia fluida e naturale solo per chi lavora con la costanza di questa Inter, e due interpreti così sembrano il messaggio più chiaro da lanciare al campionato. I nerazzurri ci sono, a prescindere dai nomi che li compongono. Il singolo ha lasciato parte ad un gruppo che si nutre di tutti, e che sogna di diventare più granitico che mai.
Fuoriclasse, ma sempre in grado di meritarsi l’opportunità di diventare insostituibile. Il secondo ha vissuto nove anni lontano dalla casa madre, quella che lo ha richiamato all’ovile prima di concedergli l’opportunità di presentarsi al “suo” stadio con una prestazione diligente impreziosita dall’assist per il gol che abbiamo poc’anzi provato a descrivere in tutta la sua naturalezza. Il calcio è materia fluida e naturale solo per chi lavora con la costanza di questa Inter, e due interpreti così sembrano il messaggio più chiaro da lanciare al campionato. I nerazzurri ci sono, a prescindere dai nomi che li compongono. Il singolo ha lasciato parte ad un gruppo che si nutre di tutti, e che sogna di diventare più granitico che mai.
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