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Commisso: "Dopo la Juve ero arrabbiato. Le leggi sugli arbitraggi siano uguali per tutti"
Ripartendo dalle polemiche dichiarazioni dei mesi scorsi dopo Juventus-Fiorentina, il presidente viola Rocco Commisso durante l'odierna conferenza stampa è tornato sul tema arbitraggi nel campionato di Serie A: "Forse avrei dovuto parlare più piano e non gridare, ma il concetto è che andando nello spogliatoio ho visto i ragazzi depressi e arrabbiatissimi dopo quella partita. Come ex capitano della mia squadra, 50 anni fa, mi andava di prendere le difese della squadra e dei giocatori. Ho visto molte cose quest'anno, dall'arbitraggio alla prima con il Napoli - e i tifosi lo ricordano, col rigore di Mertens - ed è continuato, continuato, continuato. Penso poi a Pezzella, Ribery, Chiesa, ci hanno menato e non mi è piaciuto affatto. E ho sbottato. Volevo ricordare che la legge sugli arbitraggi dev'essere uguale per tutti.
Per me, per la Juventus, per il Napoli, per il Lecce o per il Genoa. Tutti devono essere trattati allo stesso modo. E io questo non l'ho visto. Faremo raccomandazioni pubbliche per far sì che il calcio italiano vada avanti. Le televisioni parlano male del calcio italiano, per esempio della quantità di rigori o del perché l'arbitro alle volte va al Var e altre no. Manderò delle raccomandazioni scritte a Gravina e Nicchi, responsabili degli arbitri in Italia".
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