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Andrea Ghion, un giovane camaleonte nella valle verde di De Zerbi

Andrea Ghion, un giovane camaleonte nella valle verde di De ZerbiTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
mercoledì 31 luglio 2019, 08:45La Giovane Italia
di La Giovane Italia
La Giovane Italia vi porta alla scoperta dei nuovi talenti del calcio italiano, raccontandovi ogni giorno, alle 8:45, le storie dei giovani di casa nostra e dei club che scommettono su di loro

Quant’è verde la valle sassolese. Neroverde, anzi, per restare in tinta con i colori sociali del Sassuolo. Tanti giovani azzurrabili già integrati o comunque in prima squadra (da Adjapong a Locatelli, passando per Brignola, Satalino, Tripaldelli, Sala e Raspadori, per non parlare di Broh e Pierini diretti a Cosenza). E tanti altri destinati a seguire lo stesso percorso a breve. La filosofia degli emiliani, d’altronde, è proprio quella di appoggiarsi alle nuove leve per portare avanti un progetto sostenibile – da un lato – e avvincente – dall’altro. L’ultima baby-promessa che ha fatto capolino nel gruppo allenato da De Zerbi è Andrea Ghion, centrocampista tuttofare classe 2000. Un autentico coltellino svizzero della mediana: ha colpi “alla Pirlo” (con le dovute e necessarie proporzioni), geometrie e personalità. Ecco perché il Sassuolo ha scelto di puntarci forte e, soprattutto, di portarlo con sé nel ritiro precampionato di Vipiteno che lo sta vedendo tra le giovani sorprese. Dalle parti del “Mapei”, d’altronde, sono di bocca buona, abituati alle giocate del trottolino Sensi, fresco di approdo all’Inter. E di giocatori con le caratteristiche di Ghion, dunque, se ne intendono.

Primi approcci di calcio vero - Il calciatore originario di Mantova, tuttavia, aveva già avuto modo di respirare l’aria della prima squadra sul finire della passata stagione. De Zerbi, particolarmente sensibile ai giovani (soprattutto a quelli bravi, bravi…), lo ha convocato – insieme all’altro talento della Primavera, ovvero l’attaccante Raspadori – in occasione del match contro l’Atalanta. Un ricordo che è rimasto indelebile nella memoria del centrocampista che, come detto, è tornato alle dipendenze del tecnico sassolese in occasione del ritiro precampionato. Il primo approccio della stagione con la magia neroverde c’è stato in occasione dell’amichevole contro la Rappresentativa Wipptal: un tempo intero giocato (la ripresa) da Ghion che ha sostituito un’istituzione del calcio sassolese come Magnanelli. Stesso andazzo nella partita successiva contro il Real Vicenza. Dopo aver saltato il test con il Sudtirol, infine, Ghion ha rimpiazzato Obiang nell’amichevole contro il Ciliverghe. Oggi pomeriggio c’è Sassuolo-Empoli. Chissà che non possa trovare spazio a gara in corso.

L’evoluzione tattica - Essere l’alternativa a Magnanelli e Obiang, nel corso del test precampionato, rende una chiara idea sul ruolo ricoperto da Ghion: centrocampista. In realtà il primissimo “impiego” del giocatore classe 2000 è stato quello di trequartista. Nel calcio italiano, però, si tratta di una posizione ormai riservata a pochissimi eletti. Meglio traslocare e far vedere di che pasta si è fatti. Anche in mediana.

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