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Rimoli, il San Paolo e un ritorno alle origini per il nome nuovo del Lecce

Rimoli, il San Paolo e un ritorno alle origini per il nome nuovo del LecceTUTTO mercato WEB
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lunedì 10 febbraio 2020, 08:45La Giovane Italia
di La Giovane Italia
La Giovane Italia vi porta alla scoperta dei nuovi talenti del calcio italiano, raccontandovi ogni giorno, alle 8:45, le storie dei giovani di casa nostra e dei club che scommettono su di loro

Il Lecce è reduce da un pomeriggio da impazzire, nel quale la squadra allenata da Fabio Liverani è riuscita nell’impresa di sbancare il San Paolo, battendo 3-2 il Napoli al termine di una partita dalle mille emozioni. Tre punti d’oro quelli centrati dai salentini, che continuano la loro lotta per la permanenza nella massima serie, inseguita a suon di gol e idee non banali. Per Salvatore Rimoli, la vittoria di ieri ha rivestito un significato ancora più particolare. Una giornata speciale per il giovane attaccante della Primavera giallorossa, che si sta affacciando con sempre maggiore continuità al gruppo della prima squadra.

Ritorno alle origini - Quella del San Paolo ha rappresentato la quinta panchina agli ordini di Liverani per il classe 2001. Una convocazione ancor più significativa delle altre, che lo ha fatto tornare dove tutto è cominciato. Salvatore, infatti, è nato a una decina di chilometri da Fuorigrotta, e ha iniziato a muovere i suoi primi passi calcistici proprio da quelle parti, nella scuola calcio del Monteruscello. Pulsazioni al massimo, dunque, prima e durante l’arco di un match che lo ha visto con il cuore diviso a metà, per poi liberare tutta la gioia nell’esultanza coi compagni a fine gara, celebrando una vittoria importantissima nell’economia della stagione del Lecce. Quella del San Paolo, come. detto, ha rappresentato l’ennesima apparizione nell’elenco dei convocati per il giovane attaccante nativo di Napoli, la cui prima annata in Salento sta legittimando appieno la scommessa fatta su di lui dal club pugliese. Passato al Genoa nel 2016 e reduce da un’annata in prestito al Benevento, Rimoli è stato infatti acquistato a titolo definitivo dai giallorossi. Un investimento ripagato con otto reti in quattordici presenze con la Primavera (che con i suoi gol insegue l’obiettivo dei playoff) e una presenza ormai praticamente fissa agli ordini di Liverani.

Perfezionista - Esterno d’attacco tutto mancino, che predilige partire dalla destra per convergere e sfruttare la sua facilità di calcio col piede forte, Rimoli è una delle nuove realtà di un Lecce che sta tornando a guardare con un occhio di riguardo allo sviluppo del proprio settore giovanile. Oltre a lui, infatti, anche molti altri compagni della Primavera (Colella, Laraspata, Maselli, Monterisi, Oltremarini, Pierno e Sava) vantano convocazioni con la prima squadra, in attesa di assistere al primo esordio da qui al termine della stagione. Abile tecnicamente, ma al tempo stesso incline anche al contributo in fase di non possesso del pallone, Rimoli si è fatto apprezzare da Liverani e il suo staff per la voglia e l’intensità messa in ogni allenamento con i grandi. Un aspetto che fa il paio con l’applicazione e la cura del dettaglio che ha evidenziato fin dal suo arrivo a Lecce, con un desiderio di migliorarsi che spesso e volentieri lo spinge a intrattenersi al termine delle sedute per alcuni lavori specifici sulla tecnica e sul fisico. Ragazzo silenzioso e introverso, ma che si è fatto subito ben volere in Salento grazie ad un carattere tranquillo e ad una educazione inappuntabile, Salvatore ieri è tornato a respirare l’aria di casa, entrando al San Paolo per la prima volta da “quasi” giocatore di Serie A. Un ottimo punto di partenza, sul quale continuare a costruire un presente importante a cavallo tra Primavera e prima squadra e un futuro da protagonista nel calcio dei grandi.

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