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La Lazio si è persa dopo il lockdown: tre sconfitte in 5 giornate, erano 2 fino a marzo
Se non è una sentenza definitiva, poco ci manca: la Lazio cade a Lecce e dice quasi definitivamente addio al sogno Scudetto. A Simone Inzaghi non è bastato recuperare Immobile e Caicedo per dimenticare la brutta sconfitta contro il Milan; i capitolini sono sembrati stanchi e le seconde linee non all'altezza, complice anche qualche defezione di troppo.
Una sconfitta figlia anche della grande prestazione dei padroni di casa, bravi a rimontare dopo il vantaggio realizzato da Caicedo, e delle prodezze del portiere di casa Gabriel, strepitoso nella ripresa su Luis Alberto, Adekanye e Milinkovic-Savic. A completare la serata negativa ci ha pensato poi Patric, che ha voluto imitare il famoso morso rifilato da Suarez a Chiellini ai Mondiali del 2014, mordendo per l'appunto l'incredulo Donati.
Una sconfitta figlia anche della grande prestazione dei padroni di casa, bravi a rimontare dopo il vantaggio realizzato da Caicedo, e delle prodezze del portiere di casa Gabriel, strepitoso nella ripresa su Luis Alberto, Adekanye e Milinkovic-Savic. A completare la serata negativa ci ha pensato poi Patric, che ha voluto imitare il famoso morso rifilato da Suarez a Chiellini ai Mondiali del 2014, mordendo per l'appunto l'incredulo Donati.
Prestazione incolore anche per Ciro Immobile: il capocannoniere della Serie A si è visto solo in due occasioni e non è riuscito a dare una mano ai compagni nel momento più difficile. Per sua stessa ammissione, adesso la Lazio deve pensare a chiudere subito il discorso Champions e deve tornare a divertirsi. Tre sconfitte in venti giorni sono davvero troppe, soprattutto se si pensa che prima del lockdown ne erano arrivate appena due.
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