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La Lazio cade anche a Lecce e alza bandiera bianca: 2-1, la Juve vede lo Scudetto

La Lazio cade anche a Lecce e alza bandiera bianca: 2-1, la Juve vede lo ScudettoTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
martedì 7 luglio 2020, 21:36Serie A
di Michele Pavese

Un nuovo passo falso, e stavolta potrebbe essere quello che pone fine ai sogni di gloria. La Lazio, dopo la sconfitta casalinga contro il Milan, incappa in un'altra serata storta e cade anche a Lecce. Non basta la rete di Caicedo, che aveva portato in vantaggio i capitolini; i giallorossi ribaltano grazie alle reti di Babacar e Lucioni e sprecano anche un rigore. Tre punti d'oro per una squadra che non aveva ancora conquistato punti dalla ripartenza. Protagonista assoluto Gabriel: dopo l'errore iniziale, il portiere brasiliano si riscatta con almeno tre parate sensazionali nella ripresa.

VAR protagonista nel primo tempo - Il Lecce parte molto bene e dopo appena quattro minuti sblocca la sfida con Mancosu, bravissimo a sfruttare la prateria concessa dal centrocampo laziale e a scagliare un sinistro imprendibile per Strakosha. Il VAR, però, richiama Maresca, che ravvisa un controllo con il braccio del giocatore leccese. Una vera e propria beffa, che diventa maggiore due minuti più tardi, quando Immobile disturba Gabriel e permette a Caicedo di segnare a porta libera. I padroni di casa non si demoralizzano e col passare dei minuti provano a reagire. La difesa ospite soffre la vivacità di Falco e Mancosu, anche se il più pericoloso è Calderoni con il solito tiro da fuori. Alla mezzora arriva il meritato pari: Falco pennella dalla destra un gran cross sulla testa di Babacar, che non può mancare l'appuntamento con il suo primo gol del 2020. E in pieno recupero Patric ferma Calderoni toccando il pallone con una mano (prima con il corpo): Maresca, che poco prima non aveva concesso un rigore reclamato dalla Lazio, va a rivedere al VAR l'azione e conferma la propria decisione. Lo specialista Mancosu si presenta sul dischetto ma spreca tutto calciando alle stelle.

Lucioni fa 2-1, poi si esaltano i portieri - La ripresa inizia esattamente come era cominciato il primo tempo: i salentini aggrediscono e segnano subito. Stavolta non c'è VAR che tenga: Lucioni anticipa Acerbi e di testa batte Strakosha, segnando il suo secondo gol consecutivo dopo quello contro il Sassuolo. La squadra di Inzaghi accusa il colpo e fa fatica a riorganizzarsi: nonostante l'ingresso in campo di Milinkovic-Savic a inizio ripresa le idee sono poche, quasi tutte affidate al genio di Luis Alberto, che chiama Gabriel alla grande parata. Sugli sviluppi del corner successivo, è Petriccione a negare la rete a Luiz Felipe salvando sulla linea. È il momento migliore per i capitolini, che rischiano però di subire il terzo gol in contropiede: non è serata per Mancosu, disinnescato da Strakosha.

Gabriel insuperabile - L'ultimo quarto d'ora è un monologo della Lazio, alla ricerca disperata del pareggio o addirittura di un clamoroso ribaltone. Il brivido, ancora una volta, lo regala Gabriel: il portiere colpisce un compagno con un rinvio, concedendo un'inattesa chance a Immobile. Il bomber napoletano non apprezza il gesto e conclude debolmente tra le braccia dell'estremo difensore, che si riscatta due minuti dopo sul neo-entrato Adekanye. Il riflesso è strepitoso, così come la parata su Milinkovic-Savic a tempo scaduto. Esulta il Lecce, piange la Lazio. La Juve, stasera, può cucirsi addosso più di mezzo Scudetto.

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