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Ds Gubbio: "Nel mercato non stravolgeremo. Vaccino? Risolverebbe dei problemi"
Un doppio volto quello che ha mostrato il Gubbio in questo girone di andata di Serie C che si sta avviando verso la chiusura, con la più bella sfumatura che sta emergendo proprio in questo periodo: dopo i buoni risultati delle ultime giornate, per la formazione eugubina si prospetta il meritato riposo, in vista poi della ripresa.
E ai microfoni di TuttoMercatoWeb.com, è stato il Ds rossoblù Stefano Giammarioli a fare il punto della situazione.
Un inizio complicato, poi un Gubbio in crescita nella seconda parte del girone di andata: si può riassumere così questo primo scorcio di torneo?
"Si, dopo un inizio di sofferenza, dovuto ai motivi che tutti sappiamo come la difficoltà di organizzazione data dal Covid-19 e la ristrutturazione dell'80% della squadra, che per altro non ha giocato amichevoli, abbiamo trovato la quadra, superando tutti quegli intoppi che si erano creati. I ragazzi stanno dimostrando il loro valore, e credo che questa sia una delle rose più importanti tra quelle costruite negli ultimi anni".
Accennava al Covid-19: il presidente dell'Olbia, avallato da Ghirelli, chiede il vaccino per tutti i gruppi squadra. E' d'accordo?
"Assolutamente si. Il calcio è tra le aziende più importanti del nostro paese, questo non va dimenticato, e il vaccino potrebbe per altro anticipare il rientro del pubblico negli stadi. Con questo i club avrebbero un po' di respiro in più, le presenze sugli spalti sono molto importanti per gli introiti".
Come si sopperisce alla mancanza di ricavi, comunque già di per sè esigui per quanto riguarda la C?
"Nel calcio la voce più importante è quella legata agli stipendi delle risorse umane che gravitano intorno alla società, sono il 70-80% del costo societario, ed è chiaro che in una situazione così si sopperisce con la creazione di plusvalenze, con il minutaggio, con i tagli alle rose, che devono esser più ristrette: troppi tesserati ormai è impossibile averli, semmai dobbiamo dare più spazio ai ragazzi dei propri settori giovanili".
Servirebbe dunque, a livello globale, investire su strutture e settori giovanili...
"Questi sono temi di cui si sente molto spesso parlare, ma nessuno poi affronta davvero. Sarebbe invece l'ora di rivedere il tutto".
Alla luce di tutto ciò, che mercato sarà per il Gubbio?
"Abbiamo già parlato con il mister e il presidente, e nessuno vuole stravolgere il gruppo creato, non faremo troppi cambiamenti. Chiaro che magari chi ha giocato meno potrebbe richiedere di andare via, e in quel caso sarà accontentato e sostituito, ma l'idea è quella di preservare la stabilità. A ogni modo sarà generalmente un mercato anomalo, è giusto mantenere un basso profilo perché occorre investire maggiormente su altro".
E ai microfoni di TuttoMercatoWeb.com, è stato il Ds rossoblù Stefano Giammarioli a fare il punto della situazione.
Un inizio complicato, poi un Gubbio in crescita nella seconda parte del girone di andata: si può riassumere così questo primo scorcio di torneo?
"Si, dopo un inizio di sofferenza, dovuto ai motivi che tutti sappiamo come la difficoltà di organizzazione data dal Covid-19 e la ristrutturazione dell'80% della squadra, che per altro non ha giocato amichevoli, abbiamo trovato la quadra, superando tutti quegli intoppi che si erano creati. I ragazzi stanno dimostrando il loro valore, e credo che questa sia una delle rose più importanti tra quelle costruite negli ultimi anni".
Accennava al Covid-19: il presidente dell'Olbia, avallato da Ghirelli, chiede il vaccino per tutti i gruppi squadra. E' d'accordo?
"Assolutamente si. Il calcio è tra le aziende più importanti del nostro paese, questo non va dimenticato, e il vaccino potrebbe per altro anticipare il rientro del pubblico negli stadi. Con questo i club avrebbero un po' di respiro in più, le presenze sugli spalti sono molto importanti per gli introiti".
Come si sopperisce alla mancanza di ricavi, comunque già di per sè esigui per quanto riguarda la C?
"Nel calcio la voce più importante è quella legata agli stipendi delle risorse umane che gravitano intorno alla società, sono il 70-80% del costo societario, ed è chiaro che in una situazione così si sopperisce con la creazione di plusvalenze, con il minutaggio, con i tagli alle rose, che devono esser più ristrette: troppi tesserati ormai è impossibile averli, semmai dobbiamo dare più spazio ai ragazzi dei propri settori giovanili".
Servirebbe dunque, a livello globale, investire su strutture e settori giovanili...
"Questi sono temi di cui si sente molto spesso parlare, ma nessuno poi affronta davvero. Sarebbe invece l'ora di rivedere il tutto".
Alla luce di tutto ciò, che mercato sarà per il Gubbio?
"Abbiamo già parlato con il mister e il presidente, e nessuno vuole stravolgere il gruppo creato, non faremo troppi cambiamenti. Chiaro che magari chi ha giocato meno potrebbe richiedere di andare via, e in quel caso sarà accontentato e sostituito, ma l'idea è quella di preservare la stabilità. A ogni modo sarà generalmente un mercato anomalo, è giusto mantenere un basso profilo perché occorre investire maggiormente su altro".
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