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Capello: "Sarri, Conte e gli altri. Perché il Milan cerca l'allenatore all'estero?"
Interessante analisi da parte di Fabio Capello sulla Gazzetta dello Sport in merito al valore dei tecnici italiani rispetto a quelli stranieri. Il pensiero dell'ex allenatore oggi commentatore parte proprio dalle eccellenze italiane della panchina:
"Si dice che Conte abbia aspettative alte sul mercato, ma è giusto che sia così essendo un allenatore di prima fascia. Per accettare una proposta deve essere pienamente convinto: ovunque sia andato, ha fatto bene la sua parte. Allegri ha ancora un anno di contratto alla Juve e in passato ha rifiutato offerte delle grandi squadre europee. Oggi si scaricano su di lui tutte le colpe di questa Juve che però non è una squadra forte. La cosa strana era vederla in lotta per lo Scudetto: ha un centrocampo mediocre. Sarri si è chiamato fuori da solo, e non dimentichiamoci un altro caso incredibile: da noi Ancelotti era stato dato per bollito...".
Stupito dal fatto che il Milan cerchi all'estero il nuovo allenatore?
"Chi è arrivato da fuori a vincere in Italia? Liedholm, Boskov, Eriksson: pochi esempi e oramai datati. Dal 2000 solo Mourinho. Qualcosa vorrà pur dire. Si guarda fuori quando in casa abbiamo Thiago Motta, che è pronto per le big. Lo stesso Gasperini: non è un anno che balla, sono anni che lo fa. E ogni volta riesce a dare qualcosa in più alla squadra, si rinnova costantemente riuscendo a essere sempre competitivo. Per le capacità che ha meriterebbe qualsiasi panchina importante".
"Si dice che Conte abbia aspettative alte sul mercato, ma è giusto che sia così essendo un allenatore di prima fascia. Per accettare una proposta deve essere pienamente convinto: ovunque sia andato, ha fatto bene la sua parte. Allegri ha ancora un anno di contratto alla Juve e in passato ha rifiutato offerte delle grandi squadre europee. Oggi si scaricano su di lui tutte le colpe di questa Juve che però non è una squadra forte. La cosa strana era vederla in lotta per lo Scudetto: ha un centrocampo mediocre. Sarri si è chiamato fuori da solo, e non dimentichiamoci un altro caso incredibile: da noi Ancelotti era stato dato per bollito...".
Stupito dal fatto che il Milan cerchi all'estero il nuovo allenatore?
"Chi è arrivato da fuori a vincere in Italia? Liedholm, Boskov, Eriksson: pochi esempi e oramai datati. Dal 2000 solo Mourinho. Qualcosa vorrà pur dire. Si guarda fuori quando in casa abbiamo Thiago Motta, che è pronto per le big. Lo stesso Gasperini: non è un anno che balla, sono anni che lo fa. E ogni volta riesce a dare qualcosa in più alla squadra, si rinnova costantemente riuscendo a essere sempre competitivo. Per le capacità che ha meriterebbe qualsiasi panchina importante".
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