Il Napoli non sbaglia un colpo: avvio in salita, finale in discesa. 4-1 a Varsavia

Avvio in salita, chiusura in surplace. Sembrava complicata, diventa facile perché il Napoli la rende tale. Vittoria esterna, per gli azzurri - in tenuta rossa per l'occasione - di Luciano Spalletti. 4-1 al Legia Varsavia, un colpo che vale in sorpasso ai danni della formazione polacca in classifica in Europa League e un grosso passo in avanti verso il possibile passaggio al prossimo turno. Ma andiamo con ordine.

Subito sotto, poi è show. A spaventare il Napoli, ci pensa l'azero Emreli dopo dieci minuti. Il passivo non spaventa Zielinski&Co: il polacco trascina, colpisce la traversa e gli ospiti controllano il gioco. A fine primo tempo il bilancio è di 12 tiri, ma zero gol. Ne arriveranno quattro nella ripresa: proprio Zielu apre le marcature su rigore, poi Mertens offre il 2-1 e ispira il 3-1 di Lozano, servito con grande generosità da un ottimo Petagna, tra i migliori in campo. La ciliegina sulla torta è la perla finale di Adam Ounas.

Da bosco e da riviera. Così Spalletti definisce la sua squadra, capace di vincere anche senza giocare sul velluto e nonostante le tante assenze. "Quello che voi chiamate turnover - dice il toscano - ha funzionato". Ulteriori risposte, in una stagione che sembra davvero diversa dalle altre. Primo in A, primo in Europa: per ora, questo Napoli non può chiedere davvero di più a se stesso.

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