Lazio, Isaksen vuole rilanciarsi. Dalla Danimarca: "Tudor più adatto a me rispetto a Sarri"

Se c’è un giocatore della Lazio che più di altri può beneficiare dall’addio di Sarri, è Gustav Isaksen. Tra l’esterno e il tecnico, scrive Il Messaggero, non c’è mai stato un rapporto idilliaco, come svelato dall'ex Midtjylland nel ritiro con la Danimarca: “Il mio rapporto con lui era buono ma non parlavamo molto. Per fortuna un suo collaboratore mi spiegava le cose in inglese, ma era fastidioso non capirmi con l’allenatore”.

Certo, per Isaksen ci sono stati anche dei buoni lampi, come contro il Celtic, il Cagliari o il Bologna, ma è un bottino troppo magro per un calciatore del suo talento costato 12 milioni più 4 di bonus. Al tecnico Igor Tudor dunque, il compito di rivitalizzare e dar maggiore spazio al numero 18. L’idea del neo tecnico biancoceleste è quella di accentrare leggermente Isaksen sulla trequarti, per sfruttarne il dribbling e il fine piede sinistro: un evoluzione simile a quella che ebbe Caprari a Verona, che con il tecnico croato realizzò 12 gol e 7 assist. Intanto Isaksen non ha nascosto il suo entusiasmo per la nuova avventura che lo attenderà a Formello: “Penso che il calcio di Tudor mi si addica di più di quello di Sarri: c’è meno tattica e più intensità. Guendouzi ci ha anticipato che gioca molto uomo su uomo e poi utilizza un modulo simile a quello della sanitaria, il 3-4-2-1. Sarà emozionante”.