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Terry: "Mourinho è un genio assoluto. Ancora oggi non vedo analisi del suo livello"
"Il modo in cui analizzava tatticamente gli avversari era a un livello che ancora oggi non vedo. José Mourinho un genio assoluto. Conosceva i nomi di tutti gli arbitri, le istruzioni che dava l'avversario sulla nostra squadra, i figli degli allenatori, arbitri. Tutto". Pensieri e parole di John Terry, leggenda del Chelsea e della Premier League (è appena entrato nella Hall of Fame del campionato inglese), che al podcast 'Up Front With Simon Jordan' si è soffermato a lungo sullo Special One:
"Nel primo precampionato con Mourinho restammo qualche giorno in Inghilterra prima di andare a Los Angeles. I primi allenamenti furono una grande occasione per impressionarlo, perché eravamo tutti terrorizzati dalla sua prima conferenza stampa. Eravamo tutti preoccupati, ci chiamammo tra noi, non sapevamo cosa aspettarci, era un po' intimidatorio vedere quanto fosse sicuro di sé".
E altri elogi: "Mi piace il modo in cui ha creato la mentalità del mondo contro il Chelsea. Ricordo il primo giorno di lavoro. Pensavo di essere sempre in anticipo. Ero in mensa e lui era già fuori, sul prato, a sistemare i coni per l'allenamento e per rivedere cosa avremmo fatto sui suoi voti. Ci ha detto "vinceremo il campionato quest'anno". I giocatori erano i migliori al mondo. Non ci erano mai state dette queste cose, ma ci ha fatto sentire davvero speciali".
"Nel primo precampionato con Mourinho restammo qualche giorno in Inghilterra prima di andare a Los Angeles. I primi allenamenti furono una grande occasione per impressionarlo, perché eravamo tutti terrorizzati dalla sua prima conferenza stampa. Eravamo tutti preoccupati, ci chiamammo tra noi, non sapevamo cosa aspettarci, era un po' intimidatorio vedere quanto fosse sicuro di sé".
E altri elogi: "Mi piace il modo in cui ha creato la mentalità del mondo contro il Chelsea. Ricordo il primo giorno di lavoro. Pensavo di essere sempre in anticipo. Ero in mensa e lui era già fuori, sul prato, a sistemare i coni per l'allenamento e per rivedere cosa avremmo fatto sui suoi voti. Ci ha detto "vinceremo il campionato quest'anno". I giocatori erano i migliori al mondo. Non ci erano mai state dette queste cose, ma ci ha fatto sentire davvero speciali".
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