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Roma, Svilar su De Rossi: "Lui ha ancora un grande fuoco che gli brucia dentro"
Il portiere della Roma Mile Svilar ha parlato ai microfoni dell’UEFA in un’intervista andata in onda nell’Europa League & Conference League Preview Show: “Ci sono emozioni e pensieri che è difficile provare, per esempio, a centrocampo. Per un portiere l’aspetto mentale è importantissimo, più si cresce e più ci si innamora del ruolo, perché si cresce anche dal punto di vista psicologico. Quando si gioca per una grande squadra, l’azione a volte è lontana, ma in questi casi il portiere deve mantenere alta la concentrazione e non deve farsi trovare impreparato”.
Sul padre Ratko.
“So che era un grande portiere, è stato molto tempo all’Anversa, al tempo giocò in Coppa UEFA. Oggi è molto importante, mi aiuta, vede cose che non mi rendo conto di fare e me le dice. L’80% di quello che ho imparato viene da lui, è sempre stato partecipe nella mia vita e lo è ancora oggi”.
Sui rigori contro il Feyenoord.
“Ho ancora la pelle d’oca. Quando succede una cosa del genere capisci perché hai lavorato sodo per tanti anni e perché ne sia valsa la pena. Sono momenti fantastici, nessuno potrà mai togliermeli, li ricorderò per sempre. Lasciano la voglia di qualcosa di più, ho voglia di fare di più”.
Su De Rossi.
“Lui ha ancora un grande fuoco che gli brucia dentro, sarà per questo che riesce a parlare così facilmente con noi. È come quando giocava a calcio, e questo è un grande vantaggio per lui e per noi. Sono rimasto davvero colpito da quanto lui e il suo staff fossero preparati. Fin dal primo giorno le sue intenzioni sono state molto chiare. È nato per essere un calciatore, ma anche per fare l’allenatore ed è davvero impressionante”.
Sul padre Ratko.
“So che era un grande portiere, è stato molto tempo all’Anversa, al tempo giocò in Coppa UEFA. Oggi è molto importante, mi aiuta, vede cose che non mi rendo conto di fare e me le dice. L’80% di quello che ho imparato viene da lui, è sempre stato partecipe nella mia vita e lo è ancora oggi”.
Sui rigori contro il Feyenoord.
“Ho ancora la pelle d’oca. Quando succede una cosa del genere capisci perché hai lavorato sodo per tanti anni e perché ne sia valsa la pena. Sono momenti fantastici, nessuno potrà mai togliermeli, li ricorderò per sempre. Lasciano la voglia di qualcosa di più, ho voglia di fare di più”.
Su De Rossi.
“Lui ha ancora un grande fuoco che gli brucia dentro, sarà per questo che riesce a parlare così facilmente con noi. È come quando giocava a calcio, e questo è un grande vantaggio per lui e per noi. Sono rimasto davvero colpito da quanto lui e il suo staff fossero preparati. Fin dal primo giorno le sue intenzioni sono state molto chiare. È nato per essere un calciatore, ma anche per fare l’allenatore ed è davvero impressionante”.
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