TUTTO mercato WEB
…con Bepi Pillon
“Chievo, che peccato… Era una macchina perfetta. Triestina, potevi avvisarmi prima… Ora non posso far altro che guardare. Italia, bravi tutti”
“Spero che con il ricorso possano sistemarsi le cose. Il Chievo è una favola che finisce, dispiace. Abbiamo fatto cose grandissime, siamo addirittura arrivati in Champions. Questo epilogo fa male a me e tutti coloro che abbiamo vissuto l’ambiente Chievo”. Così a TuttoMercatoWeb l’ex allenatore gialloblù, Bepi Pillon.
Che potesse accadere qualcosa del genere era comunque nell’aria da tempo.
“Da fuori magari non si capisce bene la realtà delle cose. Non mi aspettavo questa finisce, conoscendo ambiente ed organizzazione del mio Chievo: era una macchina perfetta”.
Il primo ricordo che le viene in mente?
“L’entusiasmo, l’organizzazione. Era un modello vincente”.
E lei, mister? Il suo addio alla Triestina è stato sorprendente.
“Mi è stato detto poco tempo fa che avevano deciso di cambiare allenatore. Se me lo avessero detto prima avremmo trovato una soluzione. Se non erano contenti di quanto fatto bastava dirlo, senza alcun problema. Ora non mi resta far altro che guardare. Quando parti dall’inizio è tutto diverso, dai un’identità di gioco e cambia tutto”.
A proposito di identità. Che vittoria, la Nazionale.
“Ho visto la squadra giocare un ottimo calcio. Mancini è stato bravissimo a dare un gioco e un’identità precisa alla Nazionale, sembrava una squadra di club. Espressione, capacità di soffrire. Bravi tutti”.
Che potesse accadere qualcosa del genere era comunque nell’aria da tempo.
“Da fuori magari non si capisce bene la realtà delle cose. Non mi aspettavo questa finisce, conoscendo ambiente ed organizzazione del mio Chievo: era una macchina perfetta”.
Il primo ricordo che le viene in mente?
“L’entusiasmo, l’organizzazione. Era un modello vincente”.
E lei, mister? Il suo addio alla Triestina è stato sorprendente.
“Mi è stato detto poco tempo fa che avevano deciso di cambiare allenatore. Se me lo avessero detto prima avremmo trovato una soluzione. Se non erano contenti di quanto fatto bastava dirlo, senza alcun problema. Ora non mi resta far altro che guardare. Quando parti dall’inizio è tutto diverso, dai un’identità di gioco e cambia tutto”.
A proposito di identità. Che vittoria, la Nazionale.
“Ho visto la squadra giocare un ottimo calcio. Mancini è stato bravissimo a dare un gioco e un’identità precisa alla Nazionale, sembrava una squadra di club. Espressione, capacità di soffrire. Bravi tutti”.
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