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Sassuolo, è tutto ok con Mapei. Gli Squinzi non lasciano, raddoppiano
giovedì 23 maggio 2024, 12:11News
di Antonio Parrotto
per Sassuolonews.net

Sassuolo, è tutto ok con Mapei. Gli Squinzi non lasciano, raddoppiano

La paura dei tifosi del Sassuolo su una possibile uscita di scena del gruppo Mapei, il futuro del club neroverde e le mosse del passato

È tutto ok con Mapei, recitava un vecchio claim pubblicitario dell'azienda. In tanti si domandano se il Sassuolo, con l'amara retrocessione in Serie B, avrà ancora un futuro, se riuscirà a ripartire immediatamente per tentare la risalita in Serie A. Come abbiamo già detto, l'intenzione è proprio quella e i tifosi neroverdi possono stare sereni: chiaramente, scontato dirlo ma di questi tempi meglio non dare nulla per scontato viste anche le tante chiacchiere da bar e da social, la retrocessione non era in programma. Nessuno si aspettava di tornare in Serie B. Le cazzate come "il club vuole retrocedere per prendere i soldi del paracadute" sono, appunto, cazzate. Così come lo sono al momento le voci di presunti interessi dall'estero per il club.

Mapei, per chi avesse dei dubbi o non fosse informato, è un'azienda tra le più rinomate nel mondo. Scrive Wikipedia: "gruppo multinazionale italiano, tra i maggiori produttori mondiali di prodotti chimici per l’edilizia, con una presenza in tutti e cinque i continenti e 4 miliardi di euro di fatturato consolidato nel 2022". Quattro miliardi di euro, non di vecchie lire. Quattro miliardi. Spero di averlo scritto bene, non ho idea di come si scrivano tali somme! E secondo alcuni geniacci del crimine Mapei vuole andare in Serie B per incassare 20 milioni, forse 25, ma milioni non miliardi. Cifre, ahimé per me che sono povero, alle noccioline per un'azienda simile con gli Squinzi che sono tra i proprietari più ricchi del calcio italiano.

È sempre meglio sgomberare il campo dagli equivoci anche se ad alcuni tutto questo potrà sembrare banale ma vi assicuro che non lo è. Se ne sentono di tutti i colori e di tutti i tipi. Il binomio Giovanni Carnevali-Mapei è solido. La famiglia non è naturalmente felice per la retrocessione in Serie B, un brutto colpo anche a livello di immagine e di ritorno di immagine: un conto è sponsorizzare ad esempio Sassuolo-Milan, un altro sarà Mantova-Sassuolo, con tutto il rispetto possibile per la bella squadra allenata dall'ex neroverde Davide Possanzini.

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Si riparte da quel binomio che ha fatto la differenza negli ultimi 10 anni con l'obiettivo di tornare nuovamente in Serie A e con la consapevolezza che non sarà facile e scontato. Proprio i neroverdi lo sanno bene perché prima di salire in massima serie ci sono voluti ben 5 tentativi. Guardate il Parma, che aveva una proprietà forte alle spalle, ci ha impiegato tre anni per risalire. Bisognerà non sbagliare o, se siamo umili, sbagliare meno degli altri perché non sbagliare è impossibile.

Quest'anno gli errori commessi sono stati tanti e forse sarebbe anche servita una parola di Marco Squinzi ma soprattutto Veronica Squinzi. La vicepresidentessa è stata vicina alla squadra in più di un'occasione, è andata in trasferta, era presente ad esempio a Genova al Ferraris (ma non solo). Una presenza silenziosa la sua, come è avvenuto anche in passato, ma sicuramente positiva e carismatica. Quest'anno però si trattava di una situazione straordinaria e forse anche una sua parola (pubblica soprattutto) sarebbe servita e avrebbe potuto fare la differenza. Mi raccontano sempre di un episodio che risale all'annata Bucchi-Iachini quando il Sassuolo rischiava di retrocedere. Adriana Spazzoli tenne una riunione dove convocò tutti i dipendenti, dal primo all'ultimo, e fece capire loro chi era Mapei, e che bisognava "pedalare" per tenersi stretta la Serie A perché non erano ammessi passi indietro, cosa che poi avvenne con un brillante undicesimo posto. Forse anche quest'anno sarebbe potuto servire qualcosa di simile.

Ora però bisogna voltare pagina. Bisogna riconquistare quella Serie A tanto cara e che inevitabilmente porta introiti diversi e dà una vetrina e un lustro diverso al Sassuolo e alla stessa Mapei. Gli investimenti non mancheranno anche se bisognerà fare dei tagli perché la B non è la A ma l'azienda, come dimostrano gli oltre 20 milioni per rendere il Mapei Stadium un gioiellino apprezzato e invidiato da tutti, come dimostra la costruzione del Mapei Football Center, sa come fare e sa cosa fare. Non resta che fidarsi, il tempo darà le risposte ma i tifosi neroverdi possono sorridere: è tutto ok con Mapei.