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Al Napoli come al Bayern: non solo i risultati hanno condannato Ancelotti

Al Napoli come al Bayern: non solo i risultati hanno condannato AncelottiTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
mercoledì 11 dicembre 2019, 08:00Serie A
di Raimondo De Magistris

C'entrano i risultati, ma non solo. Nella decisione del Napoli di esonerare Carlo Ancelotti c'è stata anche una valutazione più profonda, diversa, che va oltre lo sciagurato avvio di stagione. Non a caso, Aurelio De Laurentiis ha esonerato l'ormai ex allenatore dopo il ritorno alla vittoria: cose mai viste, anche perché il Napoli ieri sera ha staccato il pass per una storica qualificazione agli ottavi di finale di Champions League. Sarebbe dovuta essere una serata di festa perché è solo la terza nella storia del club, ma se si è trasformata una serata da sorriso ritrovato in una notte amara è perché l'esonero era scelta ponderata non dipendente solo dalla mancanza di vittorie. Piuttosto, la crisi di risultati era vista da De Laurentiis come l'effetto di una causa più profonda.

Nella sua carriera, Carlo Ancelotti è stato sempre elogiato per la sua capacità di gestione. La compattezza del gruppo è stato ciò che ha fatto la differenza nella lunga parentesi al Milan e anche all'estero più volte è stata sottolineata la sua capacità di tenere insieme senza troppe difficoltà un gruppo di prime donne. Con Madrid che, in questo senso, rappresenta forse l'apice della sua carriera: tiene sotto controllo un gruppo di campioni e con loro riesce a tagliare il tanto atteso obiettivo della decima.

Tutto è sempre filato liscio, almeno fino a Monaco di Baviera. A quell'avventura in Germania che rappresenta la prima crepa. Al Bayern Carlo Ancelotti viene certamente esonerato per risultati deficitari, ma soprattutto perché la squadra non lo segue più. Lo spogliatoio è spaccato, senatori come Ribery, Robben e Müller remano chiaramente contro e non a caso appena la società richiama un vecchio guru come Jupp Heynckes la squadra volta pagina, si rimette in riga e torna a fare quello che in Germania ha sempre fatto: vincere sempre e comunque. E vincere, quindi, anche la Bundesliga.

Al Napoli negli ultimi due mesi le cose sono andate in maniera non troppo dissimile. A 'tradire' Ancelotti prima ancora dei risultati è stato uno spogliatoio che quando è iniziata la maretta con la società non s'è sentito per nulla protetto dal suo allenatore. Già prima, la squadra non era soddisfatta di come Ancelotti gestisse col suo staff diverse dinamiche di spogliatoio. Ma dopo l'ammutinamento la situazione è definitivamente precipitata: Ancelotti ha perso il controllo della squadra, di molti dei suoi senatori (capitano in primis) e la squadra ha smarrito la via della vittoria. Una spirale negativa che ha portato diretta all'esonero, proprio come era accaduto a Monaco di Baviera.

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