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Arthur-Pjanic apre le danze. Ma il centrocampo della Juventus è destinato a cambiare ancora

Arthur-Pjanic apre le danze. Ma il centrocampo della Juventus è destinato a cambiare ancoraTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
martedì 30 giugno 2020, 13:08Serie A
di Simone Bernabei

Il cantiere Juventus è ufficialmente aperto. Il futuro bianconero passa anche dal mercato, come testimoniato dal freschissimo scambio col Barcellona fra Arthur e Miralem Pjanic. E proprio la linea mediana, chiaramente in attesa dei responsi del campo, è il reparto destinato ad essere maggiormente rivoluzionato in vista del prossimo futuro. Con Arthur Sarri avrà il centrocampista da due tocchi che tanto gli sta mancando in questa stagione, ma osservando la rosa attuale (e pensando ai possibili partenti) è chiaro come Paratici e tutto il comparto mercato bianconero debba muoversi su altre e ulteriori piste.

Bentancur resta. Ma gli altri? Iniziamo proprio dall'ex Boca Juniors. Il classe '97 piace a mezza Europa. La Juve lo sa, ne è consapevole. Ma oggi immaginare l'addio dell'uruguayano è esercizio assai complesso. Perché a Sarri la sua qualità, e pure la duttilità, l'apprezza eccome. Ci sono poi Aaron Ramsey e Adrien Rabiot: due ragionamenti tecnicamente diversi, ma che partono da basi identiche. I due giocatori sono arrivati a zero e l'operazione Arthur-Pjanic è solo l'ultimo esempio di quanto le plusvalenza facciano oramai parte integrante dei ragionamenti di mercato. Ecco, in caso di cessione sia Ramsey che Rabiot sarebbero plusvalenze pulite. E probabilmente giganti. Entrambi hanno mercato in Premier, ad oggi il borsino delle possibilità di cessione vede il francese più in alto rispetto al gallese che sembra essersi meglio inserito nel Sarriball.
Gli ultimi due della batteria sono Blaise Matuidi e Sami Khedira: giocatori duttili e affidabili come il francese se ne trovano pochi in giro, a Sarri piace e difficilmente sarà ceduto. Anche perché, tornando al ragionamento delle plusvalenze, non porterebbe granché in cassa. Ragionamento diverso per Khedira: tatticamente piace a Sarri, è lui il centrocampista designato che dovrebbe, o avrebbe dovuto, portare gol pesanti. I problemi fisici continui impongono nuovi ragionamenti e probabilmente tanto dipenderà anche dalla sua volontà di restare o provare eventualmente una nuova avventura, in Premier o in MLS.

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