Belotti stecca, Inglese no. Il messaggio a Mancini arriva da Parma
Così non può bastare: l'Andrea Belotti visto oggi in campo contro il Parma non è un assenza per cui disperarsi in ottica Nazionale, no di certo. Generosissimo, questo non è mai in discussione, il centravanti granata ha sbagliato sotto porta, non si è mai reso protagonista di una giocata decisiva e ha collezionato due tiri in novanta minuti, nell'ultima mezz'ora, entrambi centralissimi. Non è questo il tipo di prestazione che può convincere il ct Mancini a tornare sui suoi passi: con caratteristiche quasi uniche all'interno del panorama nazionale, un suo rientro nel giro azzurro sarebbe sicuramente positivo ma non se continuerà a difettare di continuità, come oggi è accaduto, dopo la grande prova di Genova.
A differenza del collega "Gallo", il centravanti del Parma Roberto Inglese non ha steccato. Anzi, lasciato in pace dai problemi fisici, l'attaccante di proprietà del Napoli ma che fa le fortune della squadra di D'Aversa ha dimostrato di essere un giocatore in grado di fare la differenza in area di rigore e non solo: utilissimo nella propria area di rigore grazie alla sua abilità di colpitore di testa, ha fatto vedere di avere i numeri giusti anche per essere un punto di riferimento in quella avversaria. Il gol segnato oggi a Sirigu è un condensato di tecnica, rapidità e astuzia che non tanti attaccanti del nostro campionato possono vantare. E se invece di Belotti fosse Inglese la prossima novità della Nazionale italiana?
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