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Benevento, Spezia e Crotone: come hanno iniziato la stagione le neopromosse

Benevento, Spezia e Crotone: come hanno iniziato la stagione le neopromosseTUTTO mercato WEB
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport
lunedì 26 ottobre 2020, 15:45Serie A
di Ivan Cardia

Una stagione fa, di questi tempi, la classifica raccontava del Brescia potenziale sorpresa. Il Lecce sembrava un bel giocattolino, ma prendeva troppi gol; il Verona era destinato a sudare le proverbiali sette camicie. Alla fine del campionato, tutto al contrario: le Rondinelle sono naufragate ben presto, i giallorossi hanno faticato sino all'ultimo senza successo, l'Hellas non solo s'è salvato in carrozza ma ha pure cullato a lungo (e con merito) il sogno Europa League. Ecco perché cinque giornate sono una goccia nel mare della Serie A. Premesso questo, come hanno iniziato la stagione le tre neopromosse?

Benevento: com'è cambiato Inzaghi. Chi ricordava il Milan di Superpippo o, ancora di più, il Bologna di due stagioni fa, non può che stupirsi nel vedere i sanniti in campo. Il tecnico difensivista è solo un ricordo, il Benevento va all'attacco, anche contro le grandi. Il secondo bagno in B ha fatto benissimo all'ex bomber, che ha ritrovato il massimo campionato con l'intenzione di giocarsela fino alla fine, in ogni partita. I gol subiti sono tanti (14, solo il Crotone ha fatto peggio), ma dieci sono arrivate in due partite e sin qui i giallorossi hanno perso soltanto gare proibitive: Inter, Roma e Napoli. Spaventando tre big, da ultimo gli azzurri.

Spezia: sarà dura ma c'è. Un punto sotto i campani, ecco la squadra che a conti fatti è stata la rivelazione della scorsa Serie B, perché nessuno s'aspettava potesse conquistare la promozione. Imbrigliare la Fiorentina non è stata roba da poco, col Parma sono entrati in campo due fattori: concentrazione e fortuna. Spesso decisive entrambe, nella differenza tra la salvezza e la retrocessione. I ragazzi di Vincenzo Italiano hanno visto sfumare la vittoria per un rigore all'ultimo minuto: sarebbero stati tre punti d'oro, sono due punti persi e uno che dà rammarico. Perché il gioco c'è, ma a volte non basta. E se mancano i dettagli è tutto più complicato.

Crotone: un exploit non basta. Il punto in classifica è di prestigio, ma pur sempre unico. Strappato alla Juventus, acuto perso nel mezzo di altre quattro sconfitte. Non tutte meritate: col Cagliari, per restare all'attualità, Giovanni Stroppa e i suoi avrebbero anche meritato qualcosa in più. Nel calcio vince chi segna di più, o subisce meno: il dato più preoccupante sono i 15 gol incassati, sintomo di una fragilità difensiva difficile da nascondere. Non succedeva dal 2013, che una squadra avesse così tanti reti al passivo dopo cinque giornate. Era il Sassuolo di Di Francesco e poi Malesani, a fine anno si salvò: non tutto è perduto.

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