Bologna, tutti a lezione di punizioni da Mihajlovic: "Non ho segreti, ma potrei scrivere un libro"

Se poi si tornerà a giocare in Serie A ogni tre giorni, saranno ancor più pesanti i gol da fermo, su punizione diretta. E Mihajlovic - sottolinea La Gazzetta dello Sport - in questo è stato un re: 28 gol così in A. Il suo Bologna, però, finora ne ha segnato solo uno: con Orsolini alla Fiorentina. E di questo, tra le altre cose, ne ha parlato lo stesso Sinisa nel webinar con le giovanili rossoblù. "Se avessi i segreti li direi - le parole riportate dalla rosea - ma è vero che potrei scrivere un libro sulle punizioni... Nei rigori, per esempio, non guardavo mai il portiere, prendevo una parte e tiravo là; se il portiere andava su quel lato mezz’ora prima me lo parava. Nella punizione invece ho sempre guardato il portiere fino all’ultimo: quindi se lui faceva un passo per voler fare il furbo e andare... sopra la barriera, io davanti a quello spostamento acceleravo e gli mettevo la palla sul suo palo; se invece lui stava fermo, io nell’ultimo mio passo rallentavo e la mettevo sopra la barriera".

"Saperle calciare è un dono - continua Mihajlovic - poi però si può insegnare e dire dove devi mirare. Per esempio: se tu vuoi calciare sul palo del portiere non devi mirare allo specchio della porta ma un metro (e anche mezzo in più) fuori, perché col giro che ha la palla, rischi di veder finire il tiro centralmente; se invece miri fuori dalla porta, il pallone va sul filo del palo ed è gol. Per quanto mi riguarda, non c’è mai stata una punizione in cui non ero convinto di fare gol. Fino a due anni fa le calciavo, ed ero meglio di molti calciatori. Certe volte i telecronisti dicono: “Ha tirato senza convinzione”. Quella è basilare. Nel calcio, e nella vita, è fondamentale la testa". In definitiva: il Bologna nelle prossime giornate si adopererà sempre più sui calci da fermo.