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Cagliari, la debacle contro l'Udinese ha messo in crisi le certezze di Mazzarri

Cagliari, la debacle contro l'Udinese ha messo in crisi le certezze di MazzarriTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
mercoledì 6 aprile 2022, 09:30Serie A
di Francesco Aresu

Quattro sconfitte di fila: dopo un inizio di 2022 scintillante, il Cagliari di Walter Mazzarri si è perso di nuovo. Quella maturata domenica contro l'Udinese è la quarta di fila per i rossoblù, incappati in un momento nero che somiglia tanto al girone d'andata da incubo. La manita subita dai friulani (9 gol segnati tra andata e ritorno ai sardi) è stata una batosta sia per il risultato sia per la prestazione, del tutto da dimenticare. O quasi, perché almeno Joao Pedro è tornato a segnare dopo un digiuno che sembrava infinito, ma la perla del capitano rossoblù non è servita né a dare serenità a un gruppo che aveva ritrovato certezze, vanificate dai ko in serie di un marzo nerissimo. Anche Mazzarri ci ha messo del suo, portando avanti alcune scelte tattiche che hanno convinto ben poco, a cominciare dalla posizione di Bellanova: l'ex Bordeaux da esterno mancino ha privato il Cagliari di una delle sue armi offensive più pericolose, alla ricerca di un equilibrio che in realtà non c'è stato. La mossa di Dalbert da mezzala non sembra più pagare come nella prima parte di 2022, anche se i pochi ricambi a centrocampo (in attesa, chissà, di vedere Kourfalidis finalmente aggregato a pieno titolo alla Prima squadra) non aiutano certamente il tecnico toscano nelle sue scelte. A Udine è crollata un'altra certezza dei rossoblù, ovvero l'equilibrio tra fase offensiva e fase passiva: pur giocando di rimessa alla Dacia Arena è arrivata la sconfitta, pure pesante nella misura.

Spazio a Keita?
Anche a livello di modulo qualche dubbio c'è, ma a sette partite dalla fine cambiare sistema non sembra essere la strategia ideale e il rientro a centrocampo di Marin e Rog aumenterà le rotazioni in mediana, alla ricerca della migliore soluzione in assenza di Nandez e Strootman. In attacco, poi, senza Pavoletti a Udine si è rivista la coppia Joao Pedro-Pereiro, ma se il capitano è tornato a segnare dal canto suo l'uruguaiano ha dato un'ulteriore prova di sofferenza nel ricoprire il ruolo di trequartista con compiti difensivi, prediligendo una posizione più avanzata e, soprattutto, maggiore libertà. Keita Baldé, invece, all'ennesima partita da subentrato ha fatto vedere di essere più in palla del Tonga e non è utopia pensarlo al fianco di JP10 già da sabato sera, quando all'Unipol Domus arriverà la Juventus del grande ex Max Allegri. Anche la scelta del reparto offensivo titolare fa parte della serie di dubbi e questioni a cui soltanto Walter Mazzarri potrà dare una risposta, per rimettere rapidamente il Cagliari sui giusti binari della corsa salvezza.

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