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Dinastia Maldini, atto III: l'alba di una nuova era

Dinastia Maldini, atto III: l'alba di una nuova eraTUTTO mercato WEB
© foto di DANIELE MASCOLO/PHOTOVIEWS
domenica 2 febbraio 2020, 18:32Serie A
di Gaetano Mocciaro

Cesare, Paolo Cesare, Daniel. È nata oggi ufficialmente la terza generazione della dinastia Maldini con la maglia del Milan in Serie A. Pochissimi scampoli oggi contro il Verona, per il classe 2001 che peraltro è il primo giocatore nato negli anni 2000 a giocare nel massimo campionato con i rossoneri.

A differenza di nonno e papà, eccelsi difensori, Daniel è un trequartista. Secondogenito di Paolo e Adriana Fossa, ha l'istinto del gol e dell'assist. Con la Primavera in questa prima parte di stagione ha segnato 8 reti e mandato in gol per 5 volte i compagni di squadra.

Nonno Cesare, il capostipite, al Milan era arrivato dopo essersi messo in mostra con la Triestina: alle spalle con i giuliani già 32 presenze in Serie A. A 22 anni il suo esordio in rossonero, ironia del destino proprio contro la Triestina, il 19 settembre 1954. Saranno 12 anni in cui vincerà quattro scudetti e soprattutto la Coppa dei Campioni nel 1963. È il primo italiano ad alzare al cielo il trofeo più ambito e si distinguerà come uno dei migliori difensori della sua genrazione. 12 anni, 412 partite col Milan che arriverà anche ad allenare, con l'apice del 6-0 nel derby nel 2001.

Quando Paolo muoveva i primi passi, era per tutti "Il figlio di Cesare". L'etichetta di raccomandato era automatica, ma data da chi non l'aveva mai visto giocare. Nils Liedholm è stato il primo a non ascoltarle, quelle voci. Tanto da convocarlo in prima squadra a 16 anni. A Udine, il 20 gennaio 1985, Paolo ha la numero 14 e non pensa nemmeno che quello sarà il suo esordio fra i grandi. Fino a quando non si fa male Battistini e il "Barone" dice al giovanotto di entrare. La seconda generazione della dinastia ha inizio, ed è persino più vincente e lunga della precedente: 25 anni, nei quali si contano 7 scudetti, 5 Coppe dei Campioni, due delle quali da capitano. E poi due Intercontinentali, un Mondiale per Club, una Coppa Italia, 5 Supercoppe italiane e altrettante europee. Il 31 maggio 2009, contro la Fiorentina, l'ultima partita e la maglia numero 3 ritirata. 3899 giorni dopo dietro una maglia rossonera si rilegge il nome di Maldini. La storia continua.

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