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Ferencvaros, Rebrov: "Juve, non vedo l'ora. Pirlo diventerà un grande"

ESCLUSIVA TMW - Ferencvaros, Rebrov: "Juve, non vedo l'ora. Pirlo diventerà un grande"TUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
martedì 3 novembre 2020, 16:15Serie A
di Ivan Cardia

"Sappiamo che dovremo giocare contro una delle migliori squadre d'Italia: non vediamo l'ora di farlo". Serhij Rebrov è pronto. Il tecnico ucraino, storico partner d'attacco di Shevchenko, oggi allena il Ferencvaros e domani sfiderà la Juventus in Champions League. Senza paura, nonostante i bianconeri siano oggettivamente favoriti: "Vogliamo giocare questa partita dando il cento per cento. È un onore per noi poter rappresentare l'Ungheria al top del calcio europeo in Champions League, penso che siamo pronti per questa sfida".

Siete considerati la cenerentola del girone. Come si sfida una grandissima come la Juventus?
"In Champions hai la possibilità di giocare contro squadre forti, le migliori in Europa. Come è capitato a noi con Barcellona, Dinamo Kiev e Juventus. Ci prepariamo sempre per ogni avversaria, al massimo. La Juve ha giocatori fantastici, dovremo sfruttare le occasioni che avremo in partita".

Ha pensato qualcosa per fermare Cristiano Ronaldo?
"Per cominciare, spero che sia titolare. Poi conosciamo le sue qualità e proveremo a fermarlo. Certo, servirà la massima concentrazione".

CR7 a parte, la preoccupa di più la qualità offensiva della Juve o la sua solidità difensiva?
"Come dicevo, stiamo affrontando le migliori squadre d'Europa. Club che hanno giocatori di grande talento, con fantastiche qualità. Ogni partita in Champions League è un premio per noi. Siamo qui per imparare".

Da calciatore è stato una leggenda della Dinamo Kiev, che poi ha allenato. Quanto è stato strano per lei affrontarli da avversario?
"Non più di tanto. Ho allenato la Dinamo, ma ora sono al Ferencvaros e penso soltanto a questa squadra. Di cui tra l'altro sono molto orgoglioso: siamo riusciti a rimontare perché i miei giocatori non mollano mai. Sono lottatori".

Ha chiesto qualcosa al suo amico Sheva di Pirlo? Da allenatore, è ancora un mistero anche per noi in Italia.
"È stato un grande giocatore e ora è agli inizi della sua carriera di allenatore. Penso che voglia trasmettere la sua filosofia calcistica ai suoi calciatori, ma anche che gli serva del tempo. E sono convinto che possa diventare un grande allenatore".

A Budapest ci saranno i tifosi, a Torino no. Come cambierà la partita?
"Siamo molto felici del fatto che 20.000 tifosi potranno essere alla Puskás Aréna per noi. Spero che questo possa motivare i miei calciatori e che loro possano giocare al meglio per i tifosi".

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