Fillol: "Finalmente il Premio Yashin. Ci fosse stato nel '78..."
Una decisione storica. Che avrebbe stravolto le discussioni dei bar, perché all'epoca i social non c'erano e l'esperto lo riconoscevi dal tono della voce, mica dal maiuscolo. Il punto esclamativo, ai tempi di Dino Zoff ma pure di Gianluigi Buffon che neutralizzava Zinedine Zidane, era il boccale sbattuto, il pugno sul tavolo. "Un portiere non può vincere il Pallone d'Oro!". Lev Yashin è stato un unicum: gli italiani ma pure Manuel Neuer, Iker Casillas, nei tempi recenti. Ubaldo 'Pato' Fillol, a cavallo tra gli anni '70 e gli anni '80. "Magari lo avessero istituito nel 1978". Sorride, dall'Argentina, lo storico portiere dell'Albiceleste, che vinse il Mondiale proprio in quell'anno, nella Nazionale di Kempes. Venne eliminato quattro anni più tardi, dall'Italia, nel 1982. "Sarebbe stato bello avere il Premio Yashin già in passato, per celebrare a dovere anche i portieri", spiega.
Magari lo avrebbe vinto anche lei, appunto.
"Chissà, magari proprio nel 1978... Peccato, ma è un orgoglio che ci sia finalmente, adesso. A proposito, chi ha vinto?"
Ancora serve aspettare: lo Yachine Trophy sarà assegnato proprio insieme al Pallone d'Oro.
"Difficile dire chi vincerà, diciamo che mi limito alla soddisfazione che ci sia il premio".
Il Pallone d'Oro, a proposito di sorprese, potrebbe andare a un difensore. Olandese. Virgil van Dijk.
"E' stata una vergogna non assegnarlo a Lionel Messi dopo i numeri della scorsa stagione. Perché lo ha vinto Modric? Lionel è il più forte di tutti, deve vincere lui".
Anche meglio di Kempes e Maradona, con cui ha giocato lei?
"No, no, alt. Tra argentini, niente classifiche. Sono tre icone".