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Sá Pinto: "Cedric giocatore da Inter, CR7 non mi sorprende"

ESCLUSIVA TMW - Sá Pinto: "Cedric giocatore da Inter, CR7 non mi sorprende"TUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
lunedì 28 gennaio 2019, 10:15Serie A
di Giacomo Iacobellis

Sime Vrsaljko out, Cedric Soares in. L'Inter di Spalletti sabato scorso ha ufficialmente abbracciato il suo nuovo laterale. Un acquisto che mister Ricardo Sá Pinto conosce benissimo, visto che fu proprio l'allora allenatore dello Sporting CP ad aprirgli le porte della prima squadra con continuità nel 2012. Oggi in lotta per il titolo in Polonia col suo Legia Varsavia, è proprio lui che TuttoMercatoWeb.com ha raggiunto in esclusiva per presentare l'esperto terzino portoghese. E non solo, visto che Sá Pinto in carriera ha giocato con Cristiano Ronaldo e allenato anche Joao Mario. Sempre tra le fila dei 'Leões' biancoverdi.

Sá Pinto, partiamo da Cedric Soares: che ricordo ha di lui?
"Quando allenavo lo Sporting CP Cedric era solo agli inizi della sua carriera. Era giovanissimo e aveva grande voglia di mettersi in mostra. Voleva ritagliarsi un ruolo da titolare con noi dopo aver fatto bene durante il prestito all'Académica e io gli diedi subito grande fiducia tra i titolari in prima squadra. Naturalmente non aveva la maturità e l'esperienza che ha oggi, ma Soares è sempre stato un professionista con grandi ambizioni e un solo obiettivo: vincere. Il talento c'era, era solo questione di tempo".

Lo reputa al livello di una squadra come l'Inter?
"Assolutamente sì. Quando ha lasciato lo Sporting ha continuato il suo percorso di crescita in Inghilterra, col Southampton, oltre a essere protagonista con la Nazionale portoghese vincendo l'Europeo del 2016 e non solo. Cedric è un calciatore di sicuro affidamento, che ti garantisce 50-60 partite all'anno. Spero che gli possa andare molto bene nel campionato italiano, sicuramente ha il carattere e le qualità per imporsi anche con la maglia dell'Inter. Gli servirà solo un po' di tempo per adattarsi, come a tutti del resto. Ma sono convinto che farà bene e gli auguro il meglio, sono davvero felice per lui".

Quali sono le sue principali caratteristiche?
"È un laterale destro molto veloce e forte fisicamente. Ha qualità tecniche e grande talento. Non è molto alto e questo lo condanna un po' nel gioco aereo, ma fa della velocità e della reattività le sue armi migliori. Cedric darà il suo contributo nelle due fasi di gioco, ma la squadra ovviamente dovrà sostenerlo in campo".

In nerazzurro Cedric troverà un altro giocatore a lei caro: Joao Mario. Si aspettava che potesse conquistarsi una seconda occasione all'Inter?
"Non ho mai dubitato di questo. Pensate che Joao Mario era il capitano della formazione Under 19 dello Sporting CP che allenavo io prima dell'esperienza in prima squadra, insieme abbiamo vinto il campionato portoghese. Già allora aveva una maturità impressionante, con me giocava da numero 6, ma potevo schierarlo anche come 8 o 10. È un giocatore che però va capito e coccolato se gli si vuole tirare fuori il massimo. Ha grande personalità e ottima visione di gioco, non mi meraviglia che sia riuscito a riconquistare un posto nell'Inter. L'importante, ripeto, è farlo sentire importante e considerato. Gli voglio molto bene e spero che questa stagione sia l'inizio di una nuova bella storia in nerazzurro per lui".

Non lo ha allenato, ma ci ha giocato insieme. La stupiscono i numeri di Cristiano Ronaldo alla sua prima stagione in Italia?
"Cristiano Ronaldo è il calciatore più forte del mondo, come fa a sorprendermi? Ha iniziato a giocare con me allo Sporting CP quando aveva solo 17 anni, nel 2002, e abbiamo sempre avuto un ottimo rapporto. È un campione strepitoso, che ha una mentalità vincente fin da quando è nato. La sua cultura del lavoro, oltre alle sue grandissime qualità, gli ha permesso di adattarsi subito anche a un calcio difficile come quello italiano. D'altronde, se come lui vuoi migliorarti ogni giorno, non esistono più limiti".

Decisivo anche ieri contro la Lazio (17° gol stagionale), con CR7 la Juve può davvero vincere la Champions?
"La Juventus ha un grande allenatore e una rosa molto competitiva, mi sembra un contesto perfetto per Cristiano Ronaldo. I bianconeri sono una delle favorite per la Champions, ma non si può ancora prevedere chi arriverà alla fine. Ci sono tante altre corazzate in gioco come Barcellona, Manchester City, Real Madrid, Liverpool e Bayern Monaco. Penso che la Juve possa centrare almeno la semifinale, poi dipenderà tanto da quali club troverà sul suo cammino".

Chiudiamo, ovviamente, con l'attualità. Dopo le esperienze in Portogallo, Serbia, Creta, Grecia e Arabia Saudita, l'anno scorso l'avevamo lasciata con ottimi risultati al timone dello Standard Liegi nel campionato belga...
"Sono reduce da una stagione fantastica sulla panchina dello Standard Liegi. Abbiamo vinto la Coupe de Belgique e siamo entrati direttamente in Europa, superando anche le più rosee aspettative di inizio anno. Poi abbiamo vinto i play-off e siamo arrivati secondi in campionato, solamente perché il VAR ci ha impedito di trionfare convalidando un gol irregolare alla grande favorita Club Brugge... È stata tutto sommato un'annata molto positiva, anche dal punto di vista del mercato e delle operazioni finanziarie legate al club. Avevo un ulteriore anno di contratto con lo Standard Liegi, ma sentivo il bisogno di cambiare aria".

Ed ecco la nuova sfida in Polonia, col Legia Varsavia dell'italiano Cristian Pasquato.
"Ho preso il Legia Varsavia in un momento difficile, era sesto in classifica. Ma il mio obiettivo adesso è vincere campionato e Coppa, sono fiducioso che possiamo farcela. È vero che l'Ekstraklasa non è dello stesso livello di Liga, Serie A o Primeira Liga, ma qui posso allenare per vincere e questo è quello che mi serve in questo momento della mia carriera. Attualmente siamo secondi in classifica, a -3 dalla capolista Lechia Gdańsk, e ci mancano ancora tante partite da giocare. Siamo pronti per una seconda parte di stagione da protagonisti, determinati a regalarci il Doblete".

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