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Sannino: "Inzaghi vicino alla laurea. Dybala? Se resta, importante per calcio italiano"

ESCLUSIVA TMW - Sannino: "Inzaghi vicino alla laurea. Dybala? Se resta, importante per calcio italiano"
© foto di Dario Fico/TuttoSalernitana.com
mercoledì 10 giugno 2020, 18:15Serie A
di Lorenzo Marucci

Giuseppe Sannino, allenatore reduce dall'esperienza in Ungheria con la Honved, è intervenuto oggi al TMW News, il programma televisivo di Tuttomercatoweb.com. Con lui si è parlato inizialmente della ripresa del calcio. "Le sensazioni sono positive per i tanti appassionati. Dopo un lungo periodo in cui di calcio si è parlato ma non lo si è visto, tutti aspettano le prime partite di Coppa Italia e poi il campionato. Viviamo ancora un momento particolare, ma il calcio dà la possibilità di ritrovare un po' di rilassatezza trascinandoci con un'ondata di felicità. I tifosi aspettano di vedere le loro squadre e di ritrovare quelle sensazioni che si erano perse".

Juve favorita su tutti i fronti?
"La Juve come la Lazio sono le squadre che possono primeggiare anche insieme all'Inter. I bianconeri hanno il vantaggio di avere una squadra collaudata. Ma anche la Lazio è lì e Inzaghi ha fatto cose speciali ed è vicino alla laurea, a vincere il campionato. Non è scontato che la Juve possa vincere il titolo, quest'anno ci sono più contendenti, Lazio e Inter".

Dybala e la richiesta d'ingaggio di 15 milioni: che ne pensa?
"Conosco Paulo, ho avuto la fortuna di allenarlo a Palermo. Non entro nel merito dei soldi, perchè bisogna vedere quale sia la verità ed esserci dentro. Credo che se ha la possibilità di restare a Torino sia una bellissima cosa. Vedere un campione come lui ancora alla Juve è importante per il calcio italiano. Non è di mia competenza entrare nel merito delle questioni monetarie".

5 cambi a partita: giusto così?
"Ho fatto la serie C e c'erano già queste opportunità. Credo sia la maniera più giusta per riprendere dopo mesi di inattività e in un periodo caldissimo".

Felice del ritorno del Palermo tra i professionisti?
Felicissimo per la città. Lì ho lasciato tanti amici. Ho vissuto una stagione straordinaria perché dopo il primo esonero di Zamparini tornai e quasi facemmo un'impresa. I tifosi meritano questo passo in avanti e mi auguro che la squadra possa continuare la sua scalata. Del resto parlano anche la storia e i calciatori che hanno vestito quella maglia. Spero che tornino in A".

Dispiaciuto per come ha dovuto interrompere il lavoro alla Honved?
"Sì ma nessuno poteva immaginare cosa potesse accadere. Quando abbiamo deciso di lasciare non sapevamo cosa avrebbe prodotto questo virus, non sapevamo cosa potevamo dare e se si poteva riprendere. Ho portato la Honved alla finale di Coppa d'Ungheria, purtroppo non ho potuto giocarla ma sono contento che l'abbiano vinta. Hanno raggiunto ancora l'obiettivo dell'Europa League che abbiamo fatto anche quest'anno. Merito non solo mio ma anche della società e dei calciatori. Ho ricevuto anche i complimenti del presidente e questo mi ha fatto molto piacere. Spiace non aver potuto chiudere una bellissima annata in un contesto in cui mi sono trovato benissimo. Mi auguro di tornare o lì o in un altro paese".

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