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esclusiva

Valli: "Nicaragua nazione sicura. A Bergamo c'è rabbia"

ESCLUSIVA TMW - Valli: "Nicaragua nazione sicura. A Bergamo c'è rabbia"TUTTO mercato WEB
domenica 10 maggio 2020, 11:15Serie A
di Andrea Losapio

Una carriera lontano da casa. È la storia di Simone Valli, bergamasco di Trescore Balneario, toccato relativamente dalla questione Coronavirus poiché gioca in Nicaragua, nel San Marcos FC, il club più titolato pur se attualmente in Serie B. “Qui è tutto tranquillo, ci sono pochissimi casi confermati. Il governo non ha chiuso nulla a parte le università internazionali. Non ci sono dati ufficiali, ma nel momento in cui ci sono stati molti causi in Honduras e Costa Rica, hanno chiuso le frontiere. Il discorso virus è molto contenuto”.

Come vede Bergamo dal suo osservatorio in Centro America?
“Non son riusciti a controllare la situazione, non pensavo potessero arrivare così tanti morti. Sarà il post da valutare, ora, ci saranno molti cambiamenti, una forte crisi. Speriamo la gente non perda il lavoro. A casa si sentono tutti prigionieri, c'è rabbia”.

Com’è la situazione calcio in Nicaragua?
“Tra Serie A e B c’è un abisso a livello organizzativo, di salari, di stadio e tifosi. È uno dei pochi paesi dove capita. A livello tattico è zero, gli allenamenti sono a basso ritmo perché fa caldissimo. I giocatori corrono molto, ma se arriva un giocatore di buon livello fa la differenza. Eppure il campionato è seguito, se fai bene ti arrivano offerte di A e prendi 3-4 volte i più”.

Ci sono pressioni?
“Inesistenti, sia che si vinca che si perda. Tutti ti salutano, non ci sono problemi fra tifosi, nessuno viene a disturbarti a casa. C’è gente allo stadio, due o tre mila persone per volta. Come fossi in D”.

Più o meno c’era, in D, con la Virtus Bergamo.
“Mia madre, ogni volta che mi propongono di giocare all’estero, la vive malocchio. Sto a casa dieci giorni in un anno e mezzo, ma è la mia scelta. Mi adatto a qualsiasi tipo di condizioni, parlo spagnolo, inglese, francese, italiano, portoghese e thailandese grazie alle esperienze all’estero. A scuola non studiavo, girare il mondo giocando a calcio è una delle cose più belle in assoluto, vengono fuori un sacco di possibilità. Potevo andare in C, ma poi? Meglio uscire”.

Come mai?
“Vorrei fare il procuratore, voglio più contatti possibili, più società. Mi piacerebbe cambiare completamente ogni sei mesi”-

Dove è stato meglio, finora?
“Per la qualità di vita e del calcio, la Thailandia. Prima non lo avrei mai detto. Ho giocato prima al confine con la Cambogia, poi a Bangkok. In Thailandia guadagni comunque 3500-4000 euro al mese, in Serie C. Dopo la Cina è il campionato principale dell’area, il più pagato fino a qualche tempo fa era un brasiliano, prendeva un milione e mezzo”.

Che tipo di calcio è?
“Molto fisico, gli italiani che sono andati in prova, spesso, non sono stati tesserati. Il clima è complicato, 35 gradi e un’umidità pazzesca”.

Non ha mai pensato di poter svoltare?
“Non ho mai preso il calcio così seriamente. Mi allenavo e giocavo. Era un hobby, è diventato un lavoro. Ora è un’ossessione, ma non voglio cercare di diventare qualcuno. Il mio obiettivo è quello di parlare con persone e poter dire di avere giocato qui, lì e là”.

E quindi ora cosa sceglie?
“Ho avuto delle offerte in Nicaragua, in A. Le rifiuterò indipendentemente dai soldi. Mi han proposto il Messico, in una nuova Lega che faranno per giocatori giovani che si vogliono mettere in mostra, ma ho rifiutato. Mi hanno proposto l’India, era più no che sì, oppure di tornare in Thailandia. Lì è casa ma non ci torno. Vediamo, magari Dubai…”.

Com’è la vita in Nicaragua?
“La gente vive giorno per giorno, guadagnano il pane a fine giornata. Però non vai al ristorante, comprare una macchina non è una scelta. Si può visitare da turisti per vulcani e montagne. L’Asia invece è molto sviluppata, girano più soldi, hai un tenore di vita più alto. Se la scegli puoi fare una vita da ricco, come mangiare con poco. Qui non può scegliere”.

Ha paura del Coronavirus?
“Nessuna. Prima di venire qui ero in Venezuela, la mia famiglia era un po’ contraria. Adesso sono felicissimi perché è una delle zone più sicure del mondo”.

Però avete i vostri problemi.
“Sì, sono stato votato come miglior giocatore del campionato di Clausura, niente premiazione. In Serie A stanno giocando, la B è sospesa”.

© Riproduzione riservata
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