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FOCUS TMW - Perché la Premier si è adeguata alle date del mercato europeo

FOCUS TMW - Perché la Premier si è adeguata alle date del mercato europeoTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
giovedì 6 febbraio 2020, 19:30Serie A
di Simone Bernabei

La Premier League ha fatto un passo indietro, tornando al passato nel momento stesso in cui Boris Johnson ed i sostenitori della Brexit provano ad andare avanti contro tutto e tutti. Un incrocio, quello con l'uscita dall'Unione Europea, necessario per far capire e comprendere la particolarità della decisione adottata dalle 20 società di Premier League che nella giornata di oggi hanno votato per il cambio delle date del calciomercato. Negli ultimi anni infatti le società britanniche potevano fare acquisti (nella sessione estiva) solo fino al giovedì precedente l'inizio del campionato. Tradotto in date, nel 2019 il mercato inglese ha chiuso i battenti l'8 agosto. Dalla prossima estate però tutto sarà diverso, con la Premier che ha deciso di adeguarsi alle date degli altri grandi campionati europei. E così Manchester City, Manchester United, Chelsea, Liverpool, Tottenham e tutte le altre potranno fare acquisti fino alle ore 17 del 31 agosto. Proprio come gli altri club europei.

Allenatori contrari. Ma i club vogliono evitare scippi - Inutile girarci intorno. Agli allenatori questa scelta non sarà certamente piaciuta. Qualunque mister, di qualunque squadra del mondo, quando interpellato a riguardo ha ammesso come il periodo di mercato sia il più complicato dell'intera stagione. Perché i giocatori sono distratti e perché con la sessione aperta chiunque potrebbe cambiare casacca, all'improvviso. Non il miglior modo per lavorare, nella loro ottica. Ma le società in un certo senso sono state costrette ad adeguarsi al resto d'Europa per evitare scippi a mercato interno chiuso. Per intenderci: quest'estate, dopo l'8 agosto, il Manchester United ha ceduto Lukaku, Alexis Sanchez e Chris Smalling. Mentre l'Arsenal ha dovuto dire addio a Henrik Mkhitaryan. Cessioni probabilmente già messe in conto, ma i cui vuoti non erano comunque colmabili visto che il mercato in entrata era oramai chiuso.

Maggiore libertà d'azione. E possibilità di competere alla pari con le altre big - Anche in questo caso prendiamo ad esempio il Manchester United, che per lunghi tratti dell'estate ha trattato con la Juventus Mario Mandzukic e Paulo Dybala. La Joya era finita anche nel mirino del Tottenham, ma in entrambe le circostanze l'operazione non si è conclusa nonostante il via libera della Juventus. Mandzukic non aveva trovato l'accordo economico, Dybala non era così convinto di lasciare i bianconeri, da qui le fumate nere. Ma se ci fossero state altre 3 settimane (abbondanti) di mercato probabilmente le varie parti in causa avrebbero trovato dei compromessi e, chissà, portato a termine le trattative.

Un vantaggio anche per i giovani - In Inghilterra, a livello generale, la tendenza è quella di trattenere i giovani dell'academy per dargli spazio in prima squadra, piuttosto che mandarli in prestito. Ovviamente se ci sono le possibilità. Nel recente passato è capitato spesso che gli allenatori, specialmente delle big, decidessero di trattenere giovanotti di belle speranze nonostante le tante richieste di prestito. Questo anche perché, chiudendo il mercato l'8 agosto e prima delle partite ufficiali, i tecnici difficilmente potevano avere un'idea precisa dei vari baby. E prima di pentirsene, preferivano trattenerli ed eventualmente mandarli in Under23 se non avessero trovato spazio. Ora, con la chiusura al 31 agosto, avranno a disposizione molti allenamenti e qualche partita in più per capirne meglio pregi, difetti ed effettiva utilità.

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