Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta

Come gioca la A - La rivoluzione flessibile di Sarri. Dal 4-3-3 al 4-3-1-2

Come gioca la A - La rivoluzione flessibile di Sarri. Dal 4-3-3 al 4-3-1-2TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
sabato 16 novembre 2019, 12:15Serie A
di Ivan Cardia

Dopo dodici giornate, gli allenatori di Serie A hanno definito la fisionomia delle proprie squadre. TMW ha analizzato le venti squadre del massimo campionato, dalle prime uscite all'ultima giornata.

Rivoluzione copernicana - Tra Massimiliano Allegri e Maurizio Sarri ci sono 125 km. Quelli che separano la Livorno dell'uno dalla Figline dell'altro. Tra Massimiliano Allegri e Maurizio Sarri c'è tutto il calcio di oggi. Il pragmatismo da un lato, lo spettacolo dall'altro. Con mille sfumature, perché tra il bianco e il nero vi sono sempre mille grigi: il pragmatico vuol giocare bene e il guru vuole vincere. Nel passaggio dall'uno all'altro, però, la Juventus ha compiuto una, due, dieci, cento, mille piroette. Più diversi di così, non avrebbero potuto essere. Entrambi, però, attenti alla qualità, al talento dei singoli. Allegri l'ha sempre messo al primo posto. Sarri vi ha dedicato ampi tratti della sua prima conferenza da allenatore bianconero: "Dobbiamo partire dai giocatori talentosi. Ronaldo e Dybala, ma anche Douglas Costa". E altrettanto Pjanic, quello sempre più vicino ai 150 tocchi a partita indicati come obiettivo da raggiungere.

All'insegna della flessibilità: come aveva già fatto ai tempi del Napoli, Sarri ha cambiato idea. In azzurro era partito dal 4-3-1-2 per poi passare quasi subito al 4-3-3: alla Juve ha fatto il percorso inverso. La "svolta" è arrivata con l'infortunio di Douglas Costa: privato dell'esterno brasiliano, nelle sue intenzioni un titolare inamovibile o quasi, Sarri ha dovuto reinventare la squadra con Ramsey o Bernardeschi dietro le due punte. Una mossa azzeccata, perché in questo modo ha rivitalizzato sia Higuain che Dybala: due che in estate hanno voluto a tutti i costi la permanenza, due che più vicini alla porta fanno la differenza. Le prossime sfide? Reinserire DC11, magari proprio da trequartista. E, a proposito di sigle, rivitalizzare CR7, piccolo caso delle ultime uscite della Vecchia Signora. Quanto alla differenza con Allegri: per ora mica tanta, nelle scelte a centrocampo. Khedira e Matuidi erano considerati potenziali partenti: sono per distacco i due centrocampisti più impiegati dopo Pjanic.

Chi ha giocato di più
Leonardo Bonucci 1080'
Alex Sandro 900'
Miralem Pjanic 870'
Cristiano Ronaldo 865'
Matthijs De Ligt 810'
Blaise Matuidi 788'
Juan Cuadrado 780'
Wojciech Szczesny 720'
Gonzalo Higuain 677'
Sami Khedira 615'
Paulo Dybala 610'

L'undici tipo (4-3-1-2): Szczesny; Cuadrado, Bonucci, De Ligt, Alex Sandro; Khedira, Pjanic, Matuidi; Ramsey (Douglas Costa); Higuain (Dybala), Cristiano Ronaldo.

I moduli utilizzati
4-3-1-2: 8 volte
4-3-3: 4 volte

Primo piano
TMW Radio Sport
Serie A
Serie B
Serie C
Calcio femminile