L'Inter del Triplete - L'uomo giusto nel momento giusto: Pandev arriva a zero dalla Lazio
Per José Mourinho, fin dalle prime battute, Goran Pandev divenne elemento quasi insostituibile nel suo scacchiere tattico. Il suo arrivo in nerazzurro portò alternative tecniche e soprattutto tattiche allo Special One e il motivo del suo impatto immediato probabilmente lo ha ben spiegato l’ex direttore sportivo Marco Branca in una recente intervista: “È arrivato che era incazzato nero, alla Lazio era fuori rosa e non giocava da 7 mesi: con noi è stato sempre in campo e decisivo”.
FUORI ROSA ALLA LAZIO, DECISIVO PER IL TRIPLETE - A fine 2009 il macedone andò in rotta con la società biancoceleste, principalmente per ragioni contrattuali e legate al (non) rinnovo. Dopo una battaglia legale durata mesi, a fine anno riuscì a svincolarsi e nel gennaio del 2010 firmò per l’Inter. E come detto entrò in una squadra già rodata e già strutturata con grande personalità: alla fine saranno 27 le apparizioni complessive nella seconda metà dell’anno ed il suo contributo fu evidente soprattutto in Champions League, soprattutto dal punto di vista tattico. Perché in mezzo a Eto’o, Milito e Sneijder serviva anche qualcuno che oltre alla qualità tecnica nei piedi avesse nel proprio bagalio anche un discreto spirito di sacrificio. E questo si rivlò essere Goran Pandev. L’uomo giusto, al posto giusto, nel momento giusto.