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L’Inter del Triplete - Un trionfo anche mediatico: Mou e il suo mare magnum di citazioni

L’Inter del Triplete - Un trionfo anche mediatico: Mou e il suo mare magnum di citazioniTUTTO mercato WEB
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
venerdì 22 maggio 2020, 17:15Serie A
di Simone Bernabei

Inutile far finta di non capirlo. Quella stagione, la 2009-2010, fu così tanto ricca di successi per l’Inter anche grazie al lavoro “mediatico” fatto da José Mourinho. Uno che di fronte alle telecamere è sempre stato a suo agio, uno che in più di un’occasione ha preferito far puntare riflettori e telecamere su di sé pur di proteggere, di isolare, la sua squadra. Un modus operandi proprio dello Special One e che forse, nel suo periodo nerazzurro, ha raggiunto l’apice per originalità della forma e potenza dei concetti. Iniziò tutto con quel divertente “io non sono un pirla” nelle ore del suo arrivo a Milano, da lì si scatenò un vero e proprio mare magnum di citazioni. I suoi target col tempo sono stati tanti e diversi, la Juve, la Roma, Lo Monaco, Ranieri, Zeman e chissà quanti altri club e personaggi del grande calcio. Anche se probabilmente quella più famosa resta la frase legata agli zeru tituli e alla prostituzione intellettuale.

Le frasi dell’anno del Triplete - Ad agosto, alla vigilia dell’inizio del campionato, lo Special One tornò proprio su quella frase: “Gli zero tituli? Ho espresso un’opinione da uomo libero in un paese libero e si è subito sentito il rumore dei nemici”.
A febbraio poi, nella fase calda della stagione, pensò bene di buttare in tavola il carico: “Di aree con 25 metri ce n’è solo una in Italia”, riferendosi ad un rigore assegnato a Del Piero la settimana precedente in Juventus-Genoa. L’avvicinamento alle fasi clou della Champions fu spesso segnato da frecciate e giochi dialettici, quindi a pochi giorni dalla finale di Madrid arrivò il quasi saluto: “Non è un problema di contratto o di soldi e mi fa anche un po' di vergogna quello che guadagno con la crisi che c’è. Ovviamente l'Inter non può fare niente di più per farmi essere felice e farmi sentire importante: i giocatori sono fantastici, c'è empatia con i tifosi, tutti in società sono fantastici.“

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