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L'uomo copertina del 2020 - Milan, ritratto di Stefano Pioli

L'uomo copertina del 2020 - Milan, ritratto di Stefano PioliTUTTO mercato WEB
© foto di Insidefoto/Image Sport
giovedì 31 dicembre 2020, 22:30Serie A
di Antonio Vitiello

Finisce oggi l'anno più difficile dell'era moderna. Per l'uomo e pure per lo sport. Un 2020 fatto di sofferenza, di pause, di paure, d'attesa. Un 2020 dove esser stati protagonisti è stato ancora più difficile, per mille e più motivi. Per questo Tuttomercatoweb.com ha deciso di raccontare, squadra per squadra, coi propri corrispondenti sul campo, L'uomo copertina del 2020.

L'UOMO COPERTINA - Stefano Pioli è l’uomo che rappresenta simbolicamente il 2020 del Milan. Un anno da record in cui i rossoneri hanno ottenuto 79 punti e dal post lockdown non hanno più perso, totalizzando 26 risultati utili di fila. Pioli ha avuto la forza di cambiare la mentalità della squadra, anche grazie ad un veterano con Zlatan Ibrahimovic che ha contribuito notevolmente ad alzare l’asticella a Milanello. L’allenatore parmigiano ha saputo trovare il vestito tattico giusto per esaltare le qualità dei singoli, valorizzando tanti giocatori che nelle scorse stagioni hanno faticato molto. Calabria, Kessie e Calhanoglu sono completamente diversi rispetto a qualche mese fa, ha messo in evidenza le doti di Hernandez, ha dato una seconda vita a Kjaer, ed è riuscito a sfruttare al meglio la leadership di Ibrahimovic, inserendolo in un contesto in cui tutti hanno lavorato per lui.

DALL’ADDIO AL RINNOVO. - E’ stato un anno difficile nei primi mesi del 2020 quando ha dovuto lavorare sapendo di poter essere licenziato alla fine del campionato. Per settimane a Casa Milan aleggiava il fantasma di Ralf Rangnick e nonostante tutto ha tenuto la barra dritta, non si è fatto influenzare e ha continuato a credere nel proprio lavoro. La società ha compreso la serietà del suo operato e ha fatto un passo indietro. A luglio è arrivata la conferma e il rinnovo del contratto: “Una delle giornate più belle del 2020” aveva detto Pioli qualche giorno fa. Poi da settembre in poi il suo lavoro è stato eccezionale perché il Milan è in testa alla classifica, ha un gioco e un’identità precisa in campo, riesce a compensare le mancanze tecniche con lo spirito di gruppo. Pioli è stato bravo nel compattare una squadra che da anni non va oltre il quinto posto e a rendere il Milan di nuovo competitivo, sfruttando al meglio i giocatori messi a disposizione dalla dirigenza e dalla proprietà Elliott.

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