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La Primavera che verrà: Juventus, obiettivo tornare grandi

 La Primavera che verrà: Juventus, obiettivo tornare grandi TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
giovedì 6 settembre 2018, 19:402018
di Alessio Calfapietra

Sarebbe scorretto affermare che la Juventus non presti attenzione al proprio settore giovanile. Investimenti massicci, strutture dedicate, un diesse attento come Federico Cherubini ed una rete di scouting capillare. Eppure i risultati non sono all'altezza degli sforzi profusi, sia come tornei vinti che di apporto in prima squadra delle giovani leve. Sia chiaro: trovare spazio nella Juventus forse più forte della storia è impresa ardua, ed in ogni caso la mole di calciatori prodotti torna utile in termini di bilancio e di collaborazione con svariate squadre della penisola.

Un club ambizioso come lo sono i bianconeri, al contempo, non può accontentarsi di guardare il solo Marchisio come elemento di livello che ha avuto recentemente successo con la maglia bianconera, e limitarsi a sperare che Spinazzola e Kean ne seguano l'esempio. Sempre guardando in questa direzione, la Juventus non ha badato a spese per costruire un organico altamente competitivo. Perché a dirla tutta, le semifinali dello scorso anno hanno lasciato l'amaro in bocca ed è stato necessario un cambio di tecnico per riacciuffare un titolo che manca ormai da 12 anni. La Youth League, se non è ai limiti dell'ossessione come nel caso della prima squadra, rimane un torneo dove ottenere risultati migliori.

La premessa fondamentale è l'istituzione della formazione under 23 ha reso quanto mai difficile capire quali giocatori faranno parte dell'una o dell'altra. In linea di massima l'organico è quello che andremo a descrivere, rimanendo sempre aperte la porte girevoli per un passaggio dall'una all'altra squadra.

La prima certezza è il tecnico Francesco Baldini, campione d'Italia con l'under 17 della Roma. Sostituisce Dal Canto che da queste parti non ha lasciato ricordi troppo positivi. L'altro punto saldo è il portiere Leonardo Loria, unico fuori quota di tutto il gruppo, visto che gli altri sono andati a rimpolpare la rosa a disposizione di Zironelli in serie C. Vestirà la fascia da capitano. Alle sue spalle l'uruguaiano Franco Israel (18), colonna della nazionale under 20, fresco acquisto dal Nacional. Vi sono inoltre i 2001 Alessandro Siano e Filippo Dadone.

Non meno blindato il reparto difensivo. I diciottenni Matteo Anzolin e Joao Serrao si candidano ad un posto da titolare, incalzati dagli ex pilastri dell'under 17 Paolo Gozzi Iweru, esordiente sotto età con l'Italia under 19, ed il romeno Gabriele Boloca. Variegato l'assortimento dei terzini: a destra il nuovo arrivato Lucas Rosa (18) ex Palmeiras, unito a Matteo Pinelli (17) ed al coetaneo portoghese Rafael Bandeira (17), sull'altro fronte il connazionale Afonso Freitas e la possibilità di schierare Anzolin sulla fascia.

Il centrocampo è ricco di alternative. Su tutti Christian Makoun, venezuelano che ha già macinato minuti in Copa Sudamericana con lo Zamora e può giocare anche da difensore centrale. Stessa duttilità da riconoscere a Riccardo Meneghini (18), schierabile sull'intero out di destra, ed a Riccardo Capellini (18) che non patisce il fatto di giocare molti metri più dietro. Manolo Portanova (18), al secondo anno nella Juventus, si appresta a prendere le redini del reparto, magari affiancato dal regista Giuseppe Leone (17), elemento che fa delle geometrie e della sagacia tattica le sue armi migliori.
In rampa di lancio dopo un'annata di ambientamento in under 17 anche Nicolas Penner, centrocampista ceco per il quale Nedved stravede, ed il suo ex compagno Nicolò Francofonte. Sullo sfondo Biagio Morrone (18) e l'opportunità di ricorrere al sotto età Franco Tongya (16).

In attacco c'è soltanto l'imbarazzo della scelta. Nicolo' Fagioli (17), promettentissimo trequartista formatosi nella Cremonese, è in bilico con la squadra B nella quale ha già esordito in coppa. Per lui la Primavera sarebbe un ritorno, avendovi già disputato sei gare lo scorso anno. Hans Nicolussi Caviglia (18) costituisce una delle frecce a disposizione di Baldini, una vera e propria garanzia avendo già all'attivo un campionato da titolare.

Per quanto riguarda gli attaccanti puri, la Juventus ha accolto Nikolai Baden Frederiksen (18) direttamente dal Nordsjaelland, nazionale danese di categoria, ed il serbo Luka Markovic (18) in prestito dal Crotone. Punta di movimento il primo, centravanti d'area il secondo, possono essere complementari. E' invece un esterno di qualità Davide Di Francesco (17), già acquistato lo scorso inverno dall'Ascoli sulle orme di Orsolini, come l'ultimo arrivato Kévin Monzialo (18), ingaggiato dal Caen e già convocato nelle selezioni giovanili francesi.

Meritano infine un trattamento a parte Elia Petrelli (17) e Pablo Moreno (16). L'ex cesenate ha lasciato la categoria under 17 con la media di quasi un goal a partita, è un centravanti dominante e la Juventus all'epoca ha fatto un esborso non indifferente per portarlo via dalla Romagna. Lo spagnolo è un vero e proprio colpo di mercato, strappato al Barcellona dove era considerato uno dei calciatori dal futuro più radioso. Prelevarlo dai blaugrana è stata una manovra da dieci in pagella, in bianconero avrà modo di migliorarsi e dare seguito alle eccellenti credenziali che lo hanno preceduto.

Nel complesso Baldini dispone di una squadra dalle buone individualità, da iscriversi al registro delle big del torneo ma non ancora al livello di Inter ed Atalanta. La possibilità di battersi per il titolo è reale, come quella di andare quanto più possibile avanti in Youth League. La qualità è tanta, Baldini si è già dimostrato un tecnico valido e vincente. La parola passa ora al campo, a partire dall'esordio interno contro la Sampdoria il prossimo 15 settembre.