Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta

La Primavera che verrà: Atalanta, inseguendo lo scudetto

 La Primavera che verrà: Atalanta, inseguendo lo scudettoTUTTO mercato WEB
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
mercoledì 5 settembre 2018, 13:202018
di Alessio Calfapietra

Da ormai molti anni il vivaio dell'Atalanta è sinonimo di qualità assoluta, un vero e proprio punto di riferimento da fare invidia a club molto più blasonati. Non è per nulla facile infatti mantenere standard così elevanti essendo schiacciata geograficamente da Inter e Milan, eppure i bergamaschi ci stanno riuscendo sia in termini di risultati che di calciatori allevati per la prima squadra. Musa Barrow è soltanto l'ultimo esempio, ma il lavoro di Mino Favini e, dal 2014, di Maurizio Costanzi affonda le proprie radici negli anni novanta. Basti pensare come della formazione vincitrice del campionato Primavera del 1998, ben 9/11 abbiano poi giocato stabilmente in serie A.

Un percorso intrapreso da decenni e supportato da strutture eccellenti, uno scout capillare in tutto il globo ed investimenti massicci sin dalle formazioni under 15. Anche quest'anno Massimo Brambilla ha a disposizione una fuoriserie, per nulla indebolita dalle partenze di calciatori come Elia, Mallamo e Bolis, mentre Melegoni ed in particolare Capone vantano un minutaggio in prima squadra che molti loro coetanei possono soltanto sognare.

Marco Carnesecchi (18), pur non essendo di stretta formazione orobica, può essere considerato tra i migliori portieri della sua generazione. L'altro azzurro Ludovico Gelmi (17) è un nome troppo ingombrante per venire relegato a semplice dodicesimo, ed il suo tempo con la Berretti può considerarsi finito. Alle loro spalle Alessandro Pavan (18) e l'italo-ucraino Sergej Luca Piccirillo (18).

La difesa poggia su basi solide. Sono pronti a diventare delle pedine insostituibili il ceco David Heidenreich ed il brasiliano Rodrigo Guth, entrambi difensori centrali nati nel 2000, con il primo convocato in ritiro da Gasperini. Mentre Enrico Del Prato (19), colonna fondamentale del pacchetto arretrato, lo è da almeno due stagioni. Da tenere d'occhio anche il nigeriano Caleb Okoli (17) ed il nazionale albanese Erdis Kraja (18). Sulla fascia destra ecco ancora Nadir Zortea (19), nativo di Feltre, e sull'out sinistro Alessio Girgi (18) e Giorgio Brogni (17), vice campione d'Europa con la nazionale under 17. Completano il reparto i diciottenni Roberto Corna e Salvatore Bencivenga, essendo ormai Bettella proiettato tra i grandi.

Sulla mediana essenziale la conferma del capitano Andrea Colpani, uno dei fuoriquota '99 in rosa, esordiente in azzurro nella selezione under 20 con tanto di doppietta contro San Marino. Non meno importante la presenza di Dejan Kulusevski, svedese di origini macedoni abile in tutte le posizioni di centrocampo e specialista negli assist. Aspirano a trovare un impiego stabile Federico Chiossi (19), già sette presenze in serie C nel Modena che lo avrebbe rivoluto in serie D, il gambiano Ebrima Colley (18), molto apprezzato lo scorso anno per le doti realizzative, Jacopo Da Riva (17), mezz'ala messasi in luce soprattutto nella Berretti locale, ed il romano Federico Capanna (18).

Meritano un discorso a parte i gioielli forse più luccicanti dell'intero vivaio orobico, cioè Alessandro Cortinovis (17) ed Emmanuel Gyabuaa (16), presenze fisse nelle nazionali giovanili, due elementi che nel tempo hanno fatto incetta di titoli giovanili. Il primo è un calciatore dalle squisite doti tecniche, inutilmente cercato dalle big italiane, un trequartista nettamente superiore alla media che può fungere anche da seconda punta. L'italo-ghanese è un centrocampista dalla preponderante forza fisica, anche lui conteso da molte squadre dopo il fallimento del Parma. Per entrambi il futuro potrebbe essere luminoso e l'esordio tra i grandi non troppo lontano.

L'attacco offre diversi pezzi da novanta. Il centravanti italo-kosovaro Rilind Nivokazi (18), ormai perno delle varie selezioni azzurre, avrà come alternative il pari età Lorenzo Babbi, uno dei pochissimi volti nuovi essendo stato prelevato dal Cesena, e Roberto Piccoli (17) promosso dall'ex formazione Allievi.
Per quanto riguarda gli esterni offensivi Lorenzo Peli (18) è una vecchia conoscenza che ha già mostrato notevoli doti, così come Nicolò Cambiaghi e Davide Ghislandi attesi alla replica delle ottime prestazioni nell'under 17 nerazzurra. Infine l'ivoriano classe 2002 Amad Diallo Traore (16), da anni considerato come una delle migliori promesse della categoria, e già testato da Gasperini durante la preparazione estiva.

In ogni caso sarà possibile pescare dall'inesauribile serbatoio delle formazioni minori, dalla Berretti a scendere, dove scalpitano l'ala Olaf Kobacki (17), polacco di Poznan, e l'uomo d'ordine a centrocampo Sebastiano Finardi (17), in ripresa dopo il grave infortunio subito.

Le semifinali perse contro la Fiorentina sono soltanto un punto di partenza, perché l'Atalanta vuole spingersi oltre e tentare la conquista di un titolo che manca dallo scorso millennio. Il 16 settembre sul campo del Genoa avrà inizio questa lunga rincorsa. Come da un anno a questa parte, le gare casalinghe verranno disputate ad Azzano San Paolo, stante la parziale indisponibilità di Zingonia per almeno metà stagione. Cambia il manto verde, mutano i protagonisti, ma l'obiettivo rimane sempre lo stesso: vincere attraverso la qualità del gioco e dei singoli.