Le panchine 24/25: il rarissimo caso Atalanta, con Gasperini matrimonio saldissimo

Arrivati all'ultima pausa per le Nazionali prima dell'Europeo, tutti gli sforzi dei club italiani sono sul campo per quanto riguarda calciatori e staff tecnico, mentre il pensiero di chi siede negli uffici delle società va forzatamente alla programmazione della stagione 2024-25. Si parte dal ritiro, dalle amichevoli estive, ovviamente dal calciomercato, ma ancor prima dovrà esserci la decisione più importante dell'anno, quella che riguarda chi siederà in panchina e prenderà le decisioni più delicate nell'interesse di tutti: l'allenatore. E in Serie A, dopo qualche estate di calma, si rischia un domino interessantissimo anche ad alti livelli. In casa Atalanta non sembrano esserci dubbi sui desiderata della famiglia Percassi, che vuole andare avanti con Gian Piero Gasperini senza alcun esitazione, forte dell'ennesima stagione iperpositiva per la Dea, in corsa per qualificazione alla prossima Champions, già qualificata ai quarti di Europa League a in semifinale di Coppa Italia.

Le cose formali - Gian Piero Gasperini ha rinnovato nella scorsa estate con l'Atalanta fino al 30 giugno del 2025. Una scelta portata avanti dai Percassi, con il presidente Antonio assoluto promotore della riconferma dell'allenatore di Grugliasco, anche dopo qualche turbolenza di troppo. Le cifre del contratto sono rimaste le stesse. Cioè un ingaggio intorno ai 3,3 milioni di euro, con bonus corposi derivanti anche da premi personali e di squadra, ma anche di club. Lo stipendio quindi arriva a sfiorare, nelle annate particolarmente buone, i cinque milioni di euro.

Il futuro - Il caso dell'Atalanta è quasi unico in Serie A: con la virtuale certezza di continuare con Gasperini nessuna domanda riguardante il futuro della panchina è stata rivolta ai vertici della società, mentre un eventuale, ennesimo, rinnovo del Gasp con la Dea si discuterà come sempre in estate, quando la società pianificherà il futuro del club.